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Cronaca

Più di 400 da tutta Italia per la convention della cooperativa, ospite Mario Calabresi: "Dopo la pandemia la vita è più precaria ma preziosa"

"La sensazione più forte dopo la pandemia - ha detto Calabresi - è di quanto tutto sia precario, mutevole di quanto la vita sia preziosa e valga la pena alzare la testa"

Più di 400 persone hanno partecipato alla convention annuale di CIA-Conad, svolta ieri al Centro Congressi di Cesena Fiera. Presenti i soci di tutta la rete territoriale, quadri e dirigenti della cooperativa, a partire dal presidente Maurizio Pelliconi e dall’amministratore delegato Luca Panzavolta.  Ospite d’eccezione che ha concluso l’intera giornata di lavori lo scrittore Mario Calabresi che ha  intrattenuto la platea portando testimonianze di vita vissuta di persone che ce l’hanno fatta in questa società scossa da profondi cambiamenti. 

«La sensazione più forte dopo la pandemia — ha detto Calabresi — è di quanto tutto sia precario, mutevole di quanto la vita sia preziosa e valga la pena alzare la testa. Così ho cominciato a osservare e ascoltare come sta cambiando il mondo e ho cercato persone che potessero regalarmi con l’esempio una convinzione: il futuro si costruisce insieme. Bisogna essere fedeli a se stessi, fare scelte coraggiose e appassionate e vivere con intensità. È nei momenti più complicati e difficili che bisogna seminare per avere una speranza di raccogliere poi i frutti nel futuro».

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