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Cronaca

Pienone in spiaggia, Guardia Costiera con gli occhi ben aperti: diversi gli interventi

Con i primi pienoni in spiaggia aumentano le richieste di intervento alla Guardia Costiera, e già da questo primo scorcio di stagione si vedono i frutti del lavoro di prevenzione e di preparazione

Con i primi pienoni in spiaggia aumentano le richieste di intervento alla Guardia Costiera, e già da questo primo scorcio di stagione si vedono i frutti del lavoro di prevenzione e di preparazione che è stato svolto nei mesi precedenti. I molteplici incontri, infatti, con gli operatori dei diversi settori del turismo balneare, organizzati dall’Ufficio circondariale Marittimo fin dal mese di febbraio, e l’emanazione delle diverse ordinanze – di competenza, a seconda della materia, della Guardia Costiera e dei Comuni –, hanno consentito di riprodurre, integrandolo in alcuni casi, il dispositivo di prevenzione delle passate stagioni, che grazie ad uno sforzo comune di tutti gli addetti ai lavori, ha portato, ancora una volta, alla copertura del 100 % del territorio con un adeguato servizio di salvataggio: tutti i quasi 9 km di costa provinciale, infatti, spiagge libere comprese, sono sotto la diretta responsabilità, fino – almeno – alla metà di settembre, di assistenti bagnanti abilitati ed equipaggiati per interventi tempestivi ed efficaci. 

“Ma la sicurezza, in mare come in tutti i settori della vita quotidiana, inizia da ciascuno di noi, attraverso il rispetto delle regole; regole che, per praticità, si richiamano di seguito in sintesi, invitando comunque ciascuno a prenderne visione nelle vigenti ordinanze reperibili sia sul sito internet di Guardia Costiera e Comune, sia anche presso ogni struttura balneare. Per tutto il litorale, innanzitutto, vige il divieto assoluto, per le imbarcazioni a motore, di navigare al di sotto dei 500 metri dalla costa; limite da non confondere con la delimitazione esterna dell’area di balneazione, la linea di boe di colore bianco e/o arancione che corre parallela alla battigia e che indica, invece, l’area riservata esclusivamente ai bagnanti: tale linea raggiunge la profondità di 400 metri a Cesenatico, per poi scendere a 300 metri fino a San Mauro Mare. In ogni caso le barche a motore possono navigare solo oltre i 500 metri, da raggiungere attraverso i vari corridoi di atterraggio presenti. Massima prudenza anche per i bagnanti, ai quali si raccomanda di non fare il bagno nei corridoi di lancio per unità a motore e nelle altre zone interdette, di non fare tuffi da piazzole prendisole o scogliere, e di segnalare prontamente al bagnino di salvataggio o alla Guardia Costiera la presenza di buche e/o pericoli in acqua” si legge in una nota della Guardia Costiera. 

Intanto nei primi fine settimana di bel tempo non si è fatta trovare impreparata la macchina dei soccorsi: sono già due gli interventi di salvataggio effettuati dalla metà di maggio ad oggi, uno a Cesenatico, sulla spiaggia di Ponente, e l’altro a Gatteo: in entrambi i casi, un ragazzo non ancora maggiorenne, ed una donna di sessant’anni, colti da lieve malore mentre erano in acqua, sono stati prontamente recuperati dai bagnini di zona e affidati in consegna al 118 per le cure del caso; per fortuna, e grazie al tempismo dei soccorsi, tutto si è risolto al meglio, ma gli interventi sono stati un valido banco di prova in vista della prossima alta stagione. 

E’ di qualche fine settimana fa, invece, l’intervento, del personale della Guardia Costiera di Cesenatico, per le ricerche di un giovane venticinquenne, affetto da disturbi dello spettro autistico, smarritosi mentre era, con la sua famiglia, a passeggio lungo le banchine del porto leonardesco. Dietro richiesta di aiuto dei genitori presentata direttamente alla sala operativa della Guardia Costiera, i militari dell’Ufficio Circondariale hanno dato subito avvio ad una serrata ricerca sia in spiaggia che in porto, riuscendo, grazie all’ausilio dei volontari della protezione civile e delle altre forze di polizia, a ritrovare il giovane nei pressi della stazione ferroviaria, per poi riaffidarlo ai preoccupati genitori. 

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