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Cronaca

Piazza della Libertà, Lucchi: "Anche i commercianti si rimettano in discussione"

Con la chiusura alle auto di piazza della Libertà e l’avvio degli scavi per l’indagine archeologica, l’invito del sindaco Paolo Lucchi è di riprendere a ragionare sul progetto di centro storico. Lo ha spiegato a margine del recente sopralluogo con i media nell’area del cantiere

Con la chiusura alle auto di piazza della Libertà e l’avvio degli scavi per l’indagine archeologica, l’invito del sindaco Paolo Lucchi è di riprendere a ragionare sul progetto di centro storico. Lo ha spiegato a margine del recente sopralluogo con i media nell’area del cantiere, in cui sono stati presentati gli attesi ritrovamenti finora portati allo scoperto e la pagina web con gli aggiornamenti fotografici di quanto studiato. Il sindaco si rivolge anche ai commercianti: “Sia l’occasione per un rinnovamento”.

Su piazza della Libertà, quindi, avanti senza tentennamenti?

“Ne ragioniamo da vent’anni per trasformare questa piazza da parcheggio in una piazza per la città. Sono state fatte tutte le verifiche archeologiche nel ’93. Nel programma elettorale con cui sono stato eletto, sia nel 2009 che nel 2014 c’è scritto che qui non ci sarà più un parcheggio, non vedo perché si debba tentennare. Un sindaco e un’amministrazione ragionano, ma a un certo punto decidono”.

Piazza della Libertà, emergono resti storici (foto di Davide Sapone)

E’ stato postato su Facebook un video dei commercianti della piazza, molto duro nei confronti del sindaco: lo si incolpa di prossimi fallimenti e licenziamenti di lavoratori, a causa di un immediato calo degli affari.

“In alcuni casi sono commercianti che segnalano difficoltà da molti anni, ancora prima della chiusura del parcheggio. Evidentemente c’è una fase di difficoltà e ne sono molto preoccupato. Ma quello che stiamo facendo valorizzerà anche quelle attività. Lo dico con un dato certo: dove sono stati fatti lavori di riqualificazione, penso in piazza Amendola, abbiamo trasformato l’area in una zona commerciale molto più valida del passato. Bisogna avere un po’ di pazienza e anche considerare il fatto che le attività commerciali devono riqualificarsi. Alcune realtà in crisi in verità, spiace dirlo, sono assolutamente identiche a com’erano 20 anni fa e in questo lasso di tempo le richieste dei consumatori sono cambiate. Per alcuni c’è un problema di carattere imprenditoriale. E’ il momento per mettersi un po’ in discussione, anche per alcuni commercianti”.

In tutto questo dibattito su piazza della Libertà i toni sono stati elevati, si pensi al Consiglio comunale quasi interrotto, certe esclamazioni non certo adatte ad un Consiglio di un assessore, manifestazioni su manifestazioni, gente travestita da boia… Si è respirato il clima da “madre di tutte le battaglie”?

“No, è un confronto che dura da almeno vent’anni. Qualcuno ha usato toni eccessivi, ma girando per strada tutti i giorni incontro molte più persone che mi dicono che abbiamo fatto bene ad andare dritto. Vale la pena ora di calmarsi, evitare i toni esasperati e riprendere il dibattito sul progetto del centro storico. Abbiamo parlato fin troppo di questo parcheggio, i problemi del centro non si risolvono né coi parcheggi, né vengono accentuati dall’eliminazione di un parcheggio con 71 posti auto, quando intorno al centro storico ne abbiamo quasi duemila”.

Come viene vissuto questo dibattito su piazza della Libertà nelle tante periferie cesenati?

La battuta più frequente di queste ultime settimane è: adesso che avete finito di parlare di piazza della Libertà, possiamo iniziare a parlare di asfaltare le nostre strade, fare un campetto da calcio? Nel resto della città questo dibattito ha appassionato pochissimo, anche perché abbiamo una città equilibrata in tutte le sue periferie, che non dipende solo da un centro storico che pure è bellissimo e invidiato dalle altre città”.

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