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Cronaca

Piano urbanistico nel segno della rigenerazione, 5 sfide prioritarie. Verso la fase delle osservazioni

Il Consiglio Comunale ha approvato a maggioranza la proposta del Piano Urbanistico Generale intercomunale Cesena - Montiano, che vede in cinque sfide prioritarie lo sviluppo della città e la tutela del territorio del futuro

Il Consiglio Comunale ha approvato a maggioranza la proposta del Piano Urbanistico Generale intercomunale Cesena - Montiano, che vede in cinque sfide prioritarie lo sviluppo della città e la tutela del territorio del futuro: affrontare la sfida climatica e ambientale; rendere la città attrattiva; rigenerare e riqualificare la città esistente; vivere i quartieri e le frazioni; valorizzare i luoghi e i paesaggi della produzione. Sono questi gli assi strategici del nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) assunto nella seduta del Consiglio di giovedì 23 settembre. “Le azioni per affrontare queste sfide – commenta l’Assessora alla Rigenerazione urbana Cristina Mazzoni – sono il cuore del Piano che identifica le strategie, le azioni e le misure concrete per affrontare l’emergenza ambientale e climatica, avviare processi di rigenerazione urbana e attivazione di servizi di prossimità, innescare azioni di valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale e misure a favore delle imprese e dell’attrattività urbana. Si tratta di un traguardo importante, a cui l’Amministrazione arriva dopo una lunga attività di partecipazione aperta alla città e dopo un intenso lavoro tecnico dell’Ufficio di Piano. La Strategia del PUG di Cesena è stata costruita insieme ai cittadini per oltre un anno, grazie ad una lunga attività di ascolto, consultazione e partecipazione della comunità, avviata a partire da maggio 2020. Il percorso di partecipazione del Piano Urbanistico Generale si è svolto nella fase di formazione del piano, proprio con lo scopo di coinvolgere la città in un percorso di democrazia partecipativa”.

Il processo del PUG, che ha visto oltre quattrocento cittadini partecipare e oltre milleseicento rispondere al questionario, ha cercato di stimolare un confronto aperto e plurale nei focus-group e nei laboratori tematici, ma ha anche creato nuovi spazi e strumenti di confronto. Tra questi, ad esempio, sono stati pubblicati sul sito del PUG il Quaderno degli Attori - un dossier che riporta idee scritte direttamente dai cittadini, dai comitati e dalle associazioni - il Quaderno dei Consiglieri - un documento con i contributi inviati dalle diverse forze politiche della città a seguito delle sedute delle commissioni consiliari dedicate al PUG - e la relazione del Garante sul processo del PUG - un documento volto a favorire una maggiore trasparenza verso i cittadini tra percorso di partecipazione e strategia del Piano. Grazie a questo corposo lavoro di confronto con la città – e a valle di un grande lavoro sul quadro conoscitivo – l’Ufficio di Piano ha definito la Strategia del PUG, strutturandola proprio a partire dalle cinque sfide prioritarie declinate a loro volta in obiettivi generali e specifici e azioni, a cui corrispondono cartografie e relazioni.

Affrontare la sfida climatica ed ambientale

La strategia, ad esempio, frena la dispersione insediativa e limita l’incremento della funzione residenziale nel territorio rurale ai soli fabbisogni delle aziende agricole, favorendo il recupero di edifici di valore, ma anche sostiene la creazione di una rete ecologica, che ha nel fiume Savio uno dei suoi assi principali, e connette le aree verdi della città, supera le cesure infrastrutturali, e ricostruisce un rapporto tra l’area urbana e la città. In questo nuovo rapporto tra il territorio rurale e urbanizzato svolge un ruolo chiave il territorio rurale periurbano, di cui alcune aree costituiscono delle vere e proprie cinture verdi che svolgono un’importante funzione cuscinetto in termini di potenziamento del capitale naturale.

Rendere la città attrattiva, servizi e poli

La strategia sostiene l’attuazione dei servizi sociosanitari, per potenziare i servizi e rafforzare le strutture e i servizi sanitari di prossimità. Nell’ambito di realizzazione del nuovo ospedale, la Strategia riconosce all’attuale complesso del Bufalini una potenzialità da attribuire al potenziamento dei servizi e delle attrezzature pubbliche a servizio della città, oltre a un miglioramento delle prestazioni ambientali. Rispetto all’Università e alla Scuola, promuove il rafforzamento del Campus Universitario e rafforza il ruolo del polo di istruzione superiore, prevedendo la possibilità di ampliare le strutture esistenti, anche riutilizzando contenitori pubblici  per spazi scolastici e attività integrative, prevedendo la possibilità di utilizzare le aree pubbliche per attività integrative all’aperto  e migliorando le condizioni di accessibilità agli istituti.

Rigenerazione urbana, politiche per la casa

La Strategia incrementa e diversifica le risposte e nuove e vecchie domande abitative, riconosce e disciplina le forme di abitare condiviso e collaborativo (co-housing), e le incentiva in particolare a servizio della popolazione più fragile, quella anziana e quella studentesca, incentiva spazi di co-housing aperti al quartiere per svolgere attività sociali e culturali negli interventi di riuso e rigenerazione dell’esistente, promuove accordi per la realizzazione di ERS, anche nei processi di rigenerazione urbana, prevede il riuso di immobili pubblici.  Il PUG, sulla base delle analisi del Quadro Conoscitivo e delle potenzialità registrate, determina in 800 alloggi il fabbisogno di ERS, incluso ERP, da realizzarsi nell’arco di quindici anni; inoltre riconosce e disciplina le forme di abitare condiviso (co-housing) e le incentiva in particolare a servizio della popolazione fragile e studentesca.

Riuso del patrimonio dismesso

La Strategia, coerentemente alla nuova legge urbanistica regionale, limita sensibilmente il ricorso al consumo di suolo,  e individua grandi aree strategiche nella città, con diversi livelli di complessità e intervento: le trasformazioni urbane devono incrementarne l’attrattività, il ruolo urbano e la qualificazione della città pubblica.

Vivere i quartieri e le frazioni

La Strategia declina la qualità urbana di prossimità in più obiettivi, tesi al miglioramento della connessione fra le frazioni, e fra le stesse e il Centro urbano, luogo in cui sono localizzati i principali servizi e attrezzature; migliorare la qualità urbana alla scala di quartiere significa non solo realizzare nuove dotazioni, ma anche prevedere le stesse in chiave multi-prestazionale ampliando la gamma dei servizi. È necessario poi pensare a strutture pubbliche flessibili che possano essere reinterpretate secondo le necessità e i bisogni. Migliorare l’accessibilità e la fruibilità significa rinforzare i  collegamenti verso le attrezzature e i servizi pubblici di base in modo che possano essere considerati di “prossimità” perché agevolmente raggiungibili in tempi contenuti, da tutti gli utenti e, soprattutto, con modalità di movimento sostenibili. Rientra in questo obiettivo la città dei 15 minuti, proposta come la nuova dimensione dell’abitare dove le attività quotidiane distano pochi minuti dal luogo dove si abita e in cui la rete degli spazi e percorsi pubblici ci connette con asili, scuole, parchi, con particolare attenzione alla rimozione delle barriere architettoniche.

I prossimi passi nell’iter di formazione del Piano prevedono l’avvio della Fase del deposito e delle Osservazioni, che coincide con la data di pubblicazione sul Bollettino Unico Regionale prevista per il prossimo 27 ottobre 2021. Si tratta di una data importante,  dalla quale si aprirà una fase di sessanta giorni nel corso dei quali tutti gli interessati potranno inviare formalmente osservazioni scritte all’Ufficio di Piano, partecipando ulteriormente alla costruzione del PUG. Proprio per questa delicata fase, per favorire la più ampia condivisione delle scelte strategiche del Piano, l’Amministrazione sta organizzando un nuovo ciclo di incontri.

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