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Cronaca

Legalità, rispetto e trasparenza: approvato il piano triennale anticorruzione

La riorganizzazione, con spostamento delle competenze tra i settori e tra Comune e Unione, ha infatti portato alla riattribuzione di gran parte degli incarichi dirigenziali dell’ente

Legalità, trasparenza e rispetto. Sono questi i tre principi cardine su cui poggia il rinnovato piano triennale (2015-2017) della prevenzione della corruzione, della trasparenza e codice di comportamento recentemente approvato dalla giunta del Comune di Cesena. Il piano è stato leggermente modificato nella sua forma, ma non nei contenuti, perché dal primo gennaio 2015 è diventata pienamente operativa l’Unione dei Comuni Valle Savio (Cesena, Sarsina, Montiano, Verghereto, Mercato Saraceno e Bagno di Romagna), per cui alcuni servizi sono stati conferiti al nuovo ente.

La riorganizzazione, con spostamento delle competenze tra i settori e tra Comune e Unione, ha infatti portato alla riattribuzione di gran parte degli incarichi dirigenziali dell’ente. Il piano, che recepisce e applica a livello locale la legge nazionale 190 del 2012, è articolato in tre macro aree: il piano anti corruzione, il programma di trasparenza e integrità, e il codice di comportamento dei dipendenti pubblici. A vigilare su questi aspetti è stato istituito un Responsabile dell’Anticorruzione.

“Con questo provvedimento – spiegano il sindaco, Paolo Lucchi e l’assessore alla Trasparenza, Tommaso Dionigi – prosegue l’impegno del Comune di Cesena nella direzione di prevenzione di fenomeni di mala amministrazione. Con il Piano Triennale di prevenzione della corruzione vengono messi a punto gli strumenti necessari a garantire i principi di legalità, trasparenza e correttezza cui tutte le Amministrazioni sono richiamati a rifarsi. Questo nuovo piano tiene inoltre conto delle innovazioni organizzative introdotte con l’entrata a regime dell’Unione dei Comuni, cui sono state conferite alcune funzioni comunali. Ciò ha comportato una riattribuzione degli incarichi dirigenziali, che sono stati recepiti all’interno del provvedimento al fine di armonizzare gli strumenti di controllo in essere nel Comune di Cesena e nell’Unione dei Comuni Valle del Savio”.

Anticorruzione - Il testo, per quanto riguarda la prima parte, individua le aree maggiormente a rischio e mette in campo specifiche misure di prevenzione che in via esemplificativa si traducono in percorsi di formazione per i dipendenti pubblici, riorganizzazione degli uffici maggiormente a rischio attraverso la rotazione del personale (ovvero spostando dirigenti ad altre funzioni) e verifica periodica dell’attuazione delle azioni correttive. Da questo punto di vista l’amministrazione si impegna all’effettiva attivazione della normativa sulla segnalazione da parte del dipendente di condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza con le necessarie forme di tutela; alla vigilanza sulla inconferibilità e incompatibilità degli incarichi e al coinvolgimento delle parti interessate extra ente, come ad esempio imprenditori e prefetture.

Un altro aspetto del piano riguarda ad esempio l’obbligo di astensione da parte del dipendente in caso di conflitto di interesse. Per questo il testo prevede che il dipendente si astenga dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni in caso di conflitto, anche potenziale, di interessi con interessi personali, del coniuge, di conviventi, parenti e affini entro il secondo grado. Nello specifico il conflitto può riguardare interessi di qualsiasi natura, anche non patrimoniali, come quelli derivanti dall’intento di voler assecondare pressioni politiche, sindacali o dei superiori. Nel caso in cui si verifichino episodi del genere, il dipendente sarà sanzionato e il procedimento sul quale stava lavorando e sul quale pendeva un conflitto di interessi, potrebbe risultare illegittimo.

Un capitolo a parte riguarda gli incarichi dirigenziali in caso di condanna penale per reati contro la pubblica amministrazione. Semplificando, nel caso in cui un dirigente sia oggetto di sentenze, anche non passate in giudicato, il suo contratto e il suo incarico saranno sospesi per la durata della sanzione accessoria stabilita dal giudice. Chiaramente nel periodo di sospensione del contratto al dirigente non competerà alcun trattamento economico.

Per quanto riguarda i settori della macchina comunale, sono in atto già da diverso tempo tutte le misure per monitorare e prevenire ipotetici casi di corruzione o cattiva gestione delle pratiche. Queste azioni si traducono in report periodici dell’andamento dei lavori con monitoraggio della tempistica per l’espletamento delle pratiche, rotazione del personale e ricorso a banche dati, tutto nell’ottica di una prassi di buona amministrazione pubblica.

Trasparenza - La seconda macro area riguarda le azioni previste per rendere il Comune sempre più trasparente, innanzitutto attraverso la pubblicazione sul sito internet comunale dei dati e delle informazioni richieste dal cosiddetto Decreto trasparenza e di ogni altra informazione che può risultare utile alla collettività. La maggior parte di questi dati sono raccolti nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito (18.000 le visualizzazioni uniche nel corso del 2014). Sono inoltre previste apposite giornate della Trasparenza e incontri pubblici durante i quali raccogliere contributi e osservazioni.

Codice comportamentale - L’ultima area mette in chiaro quali devono essere i doveri e i comportamenti del dipendente pubblico nell’espletamento delle proprie attività, ovvero la diligenza, la correttezza, la lealtà e l’integrità morale. Verso l’utenza viene esplicitato il concetto di ascolto e comunicazione chiara e corretta oltre, ad esempio, l’impegno a far familiarizzare il cittadino con l’ente pubblico in modo da far crescere il senso di appartenenza a una comunità. Verso i colleghi il codice sostiene il lavoro di gruppo e la collaborazione con le diverse realtà organizzative in una logica di rete e interscambio. Il codice etico interno, infine, chiarisce che i dipendenti dovranno evitare di ricevere benefici di ogni genere da parte dei cittadini. Divieto assoluto di ricevere regali, compensi ed altre utilità per il personale che opera nei settori di attività classificati a “rischio elevato”.

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