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Cronaca

Dalla cabina di regia alle aree per gli sfollati, un terremoto distruttivo metterebbe in moto la macchina dell'emergenza

Per quanto riguarda la classificazione delle zone sismiche, Cesena come tutti i comuni della provincia viene collocata in zona 2 in una scala da uno 1 a 4

Nella mente le scosse di fine gennaio nel Cesenate, negli occhi le scene tragiche della Turchia e della Siria dove si scava sotto le macerie e si contano migliaia di vittime. Gli eventi sismici cesenati più forti del 26 e del 28 gennaio hanno toccato una magnitudo di 4.1 Richter, non sufficiente fortunatamente a causare danni, l'energia sprigionata non è neanche paragonabile alla sciagura accaduta ai confini tra Turchia e Siria, dove è stata sfiorata una magnitudo di 8. Ma cosa accadrebbe a Cesena in caso di un terremoto distruttivo? Come si metterebbe in moto la macchina dell'emergenza? Il Comune si è dotato di un nuovo Piano di Protezione civile nel 2017, aggiornato nel 2021 recependo le novità del Piano dell'Unione Valle Savio.

In primis, per quanto riguarda la classificazione delle zone sismiche, Cesena come tutti i comuni della provincia viene collocata in zona 2 in una scala delle zone sismiche cha va da 1 (il livello di rischio massimo) a 4 (il livello di rischio minimo). In Emilia Romagna nessun comune è collocato nella zona sismica 1, quella più pericolosa.

La cabina di regia

In una situazione di emergenza c'è bisogno come prima cosa di una cabina di regia, e la prima mossa che spetta al sindaco è quella di attivare il Coc (Centro operativo comunale), come è stato fatto anche per le recenti scosse di fine gennaio. Il Coc è stato attivato temporaneamente e si è  constatato che fortunatamente il sisma aveva creato grande paura, ma nessun danno agli edifici. La sede abituale del Centro operativo comunale è il Centro sovracomunale di Protezione civile di via Ferruccio Parri 535, una sede che garantisce tutti i crismi anti-sismici.

Il Centro inaugurato nel 2017 ospita appunto nei casi di emergenza, il Centro Operativo Comunale o il Centro Operativo Misto e potrà dare supporto anche ad altri Comuni in difficoltà, accogliendo il Centro Operativo Intercomunale (come previsto dal Piano Intercomunale di Protezione Civile dell’Unione dei Comuni Valle del Savio), con una funzione di coordinamento. La struttura è collocata in una zona logisticamente ottimale e ben collegata con le principali vie di comunicazione del territorio. E' dotata di moderne tecnologie che consentono di agevolare la gestione delle emergenze. L’edificio si estende su una superficie complessiva di 600 metri quadri, comprende tre uffici, una sala radio, una sala riunioni;  nell’area esterna è, inoltre, presente un fabbricato di 120 metri quadri utilizzato per il ricovero delle attrezzature utilizzabili dal Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile. 

La sede del Centro operativo comunale

Per il Coc è fissata anche una sede alternativa che è il Palazzo comunale che si trova in Piazza del Popolo 10. I compiti del Coc sono quelli di attivare la macchina dei soccorsi e dell'assistenza e di informazione della popolazione in caso di sisma.

La gestione degli sfollati

Per quanto riguarda la gestione degli sfollati il Piano di Protezione civile individua tre aree di emergenza per assistere e accogliere migliaia di persone nel caso di un terremoto. Vengono individuate le aree di attesa che sono fondamentalmente i luoghi di primo ritrovo dove i cittadini possono trovare riparo subito dopo l'evento sismico. Si tratta di 29 aree tra piazze, parcheggi e parchi della città, a titolo di esempio troviamo il Parco per Fabio e il Chiosco Ippodromo. 

Ci sono poi le aree di accoglienza, che servono per il ricovero degli sfollati, dove poter quindi installare le prime tendopoli o altri insediamenti. Per quanto riguarda le aree scoperte si tratta di 36 campi sportivi che ospitano le varie discipline sportive a Cesena. Per quanto riguarda le aree di accoglienza coperte, si fa riferimento agli edifici di proprietà del Comune, scuole e palestre, che hanno i requisiti antisismici. C'è infine un'area di ammassamento dove vengono raccolti gli uomini e i mezzi per soccorrere la popolazione colpita dal terremoto, che viene individuato in via Dismano a Pievesestina. 

La ratio del Piano di Protezione civile è fondamentalmente che gli eventi sismici non si possono prevedere e quindi evitare, ma si possono mitigare gli effetti attraverso modalità di intervento che rispondano ai casi di emergenza, non facendo trovare impreparato il territorio davanti ad una sciagura.

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