rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Savignano sul Rubicone

La peste antonina, la prima pandemia globale che segnò la caduta dell'Impero Romano: il confronto col coronavirus

Si intitola "Antiche pesti e nuovi confini" la seconda edizione della manifestazione "Limes Festival 2020" che si svolge sull'alveo del fiume Rubicone

Si intitola "Antiche pesti e nuovi confini" la seconda edizione della manifestazione "Limes Festival 2020" che si svolge sull'alveo del fiume Rubicone, a Savignano, dal 24 al 26 giugno. Titolo, ovviamente, ispirato a quanto abbiamo vissuto e stiamo vivendo in questo 2020 molto particolare, ma analizzato da un punto di vista storico e filosofico. Tutti gli incontri saranno trasmessi in diretta streaming sul canale YouTube  e sulla pagina Facebook di Limes Festival, ma sarà possibile assistere ai tre incontri della giornata inaugurale del Festival anche dal vivo perché saranno presenti i relatori e un numero ristretto e controllato di spettatori. I posti, infatti, sono limitati e la prenotazione è obbligatoria. (info@limesfestival.it).

Tra i relatori, tutti di grande prestigio, Giovanni Brizzi (storico e scrittore, ha insegnato Storia romana all'Università di Bologna), Maria Giuseppina Muzzarelli (professoressa ordinaria di Storia Medievale all'Università di Bologna, è stata vicepresidente della Regione Emilia Romagna), Nadia Urbinati (docente di Teoria politica nel Department of Political Science, Columbia University di New York, politologa e giornalista), Egidio Ivetic (professore associato di Storia moderna all'Università di Padova), Franco Cardini (storico e saggista italiano, specializzato nello studio del Medioevo), Mauro Bonazzi (insegna Storia della filosofia antica presso l'Università di Utrecht e l'Università Statale di Milano), Valerio Magrelli (poeta, scrittore, traduttore, critico letterario e professore ordinario di Letteratura francese all'Università Roma Tre). Ad aprire il convegno, mercoledì 24 giugno alle 18.30, sarà il professore Giovanni Brizzi con l'incontro dal titolo "Nemici senza confini. Le pandemie nel mondo antico".

Professore, nella storia passata, ci sono stati altri Covid?
"Di epidemie ce ne sono state parecchie ma quella che è stata una vera pandemia e che, in piccolo, ricorda l'aspetto di contagio mondiale dell'attuale Covid è stata la peste antonina (165-180) o anche peste di Galeno (dal medico che la descrisse), pandemia di vaiolo che colpì tutti i territori dell'impero romano, diventando concausa del suo decadimento. La peste imperversò per quasi 30 anni nell'impero grazie alle 53 mila miglia di strade che contribuirono a una globalizzazione del morbo, molto simile a quello che sta accadendo oggi. La peste antonina, infatti, la troviamo in Gallia, in Egitto, in Italia. Ora, ovviamente, con molta più conoscenze mediche, e soprattutto perchè il vaiolo era molto contagioso e sempre mortale a differenza del Covid, le cose dovrebbero andare molto ma molto diversamente".

Quindi ci sono somiglianze con l'attuale Covid?
"A livello di morbo no. La peste antonina, come detto, era molto più mortifera. Uccise un quarto della popolazione. A livello di conseguenze, invece, fu l'inizio della fine di un'epoca. Un po' come sta facendo il Covid in tutto il mondo, comportò il cambiamento di visione del mondo. L'eternità di Roma, osannata fino a qualche anno prima dalla Colonna Traiana, non fu più tale. Roma era vulnerabile e feribile. In più, un po' come adesso, emerse l'idea del castigo. Nel caso della peste antonina si trattava di castigo divino, ora parliamo di castigo della natura. Di una natura bistrattata che si rivolta contro gli uomini".

Questo è solo un assaggio degli incontri che si terranno dal 24 al 26 giugno sul greto del fiume, mentre a seguire il programma, nel dettaglio. Mercoledì 24 giugno: 18,30 Nemici senza confini. Le pandemie nel mondo antico / Giovanni Brizzi. 19,45 Le regole del lusso in tempi di pandemia / Aperitivo con Maria Giuseppina Muzzarelli. 21 Come confinare i populismi / Nadia Urbinati
Giovedì 25 giugno: 18,30 Sulle sponde dell’Adriatico / Egidio Ivetic,
21 La “Peste” mediterranea: dall’Algeria alla Calabria, dalla Spagna alla Grecia. Una lettura di Albert Camus / Valerio Magrelli.
Venerdì 26 giugno: 18,30 Il pestifero morbo / Franco Cardini e Giovanni Brizzi; 21 La bellezza della fragilità. I greci e il mistero dell’esistenza / Mauro Bonazzi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La peste antonina, la prima pandemia globale che segnò la caduta dell'Impero Romano: il confronto col coronavirus

CesenaToday è in caricamento