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Cronaca

Patrignani (Confcommercio): "Romagna con un'istituzione con poteri reali"

“Una Romagna che conti e che abbia poteri: questo il contenuto, a cui il contenitore deve essere funzionale. È, in estrema sintesi, la posizione che Confcommercio cesenate ha assunto in questi anni"

“Una Romagna che conti e che abbia poteri: questo il contenuto, a cui il contenitore deve essere funzionale. È, in estrema sintesi, la posizione che Confcommercio cesenate ha assunto in questi anni sulla questione dell’assetto istituzionale,”: è la presa di posizione di Corrado Augusto Patrignani, presidente Confcommercio cesenate ribadita domenica a un incontro del Mar (Movimento Autonomista della Romagna) tenutosi a Cesenatico.

Critico Patrignani: “La Romagna ha bisogno di essere forte, di contare nei fatti, di non avere le briciole o comunque di meno rispetto all’Emilia, come è successo per anni. Ora qualcosa sembra muoversi anche dalle parti di chi ha sempre negato l’assenza di pari dignità fra le due parti dell’unica Regione e l’atteggiamento di una parte politica maggioritaria, almeno a livello territoriale, pare più propensa a rivendicare un ruolo di peso per la Romagna, come prova anche il dibattito sulla città metropolitana di Romagna di cui il sindaco di Cesena Lucchi si è posto come paladino. Una città metropolitana, o un’area vasta, o un Provincione o una Regione che possa avere più risorse per essere più competitiva. Il gap infrastrutturale è ancora forte e la Romagna dei turismi integrati e del distretto del wellness è ancora priva di una rete infrastrutturale del trasporto, dagli aeroporti alle strade, che sia degna di questo nome. Le ragioni di questo ritardo affondano anche in una subalternità della Romagna che non ha più ragione di esistere”.

“Confcommercio ritiene che una Romagna forte e con poteri certi sia un presupposto per la rinascita dello sviluppo che non potrà essere alimentato da altro se non il sistema delle piccole imprese che costituiscono la sua spina dorsale. Serve però coesione in casa nostra, la rinuncia a sterili campanilismi antagonismi e in questo senso Cesena può giocare un ruolo guida e calmieratore in Romagna per la sua posizione baricentrica, per le sue comprovate eccellenze e per il fatto che storicamente non è mai stata uno dei galli nel pollaio in competizione fra loro, come magari Ravenna e Rimini”, rileva Patrignani.

“Questa coesione è fondamentale per non subire egemonie bolognesi e per valorizzare le eccellenze dei territori, cosa che non è avvenuta per la vicenda del Macfrut, che Cesena si è fatta sfilare per logiche, a parere nostro, riconducibili alla vecchia politica. Quella nuova, che noi auspichiamo, deve ragionare in modo diverso, togliendo le decisioni alle sacrestie autoreferenziali dei partiti e facendole scaturire dal sistema territoriale e la società civile”.

Regione Romagna, Area vasta, città metropolitana, Provincione: che strada scegliere dunque? Per Patrignani “quella più percorribile e che consenta di raggiungere meglio l’obiettivo. Ciascuna va valutata senza presupposti ideologici e pregiudizi. Infatti Confcommercio promuoverà un Vox populi proprio su questo tema per aiutare cittadini e imprenditori a mettere a fuoco meglio la questione non semplice dell'assetto istituzionale. Quanto alla proposta della città metropolitana, Confcommercio ha rimarcato che si tratta di un segnale interessante in direzione di una Romagna attrezzata, non più cenerentola, e si tratta di una opzione da vagliare attentamente per capire che cosa potrà essere e soprattutto che cosa potrà essere in grado di fare questa eventuale Romagna metropolitana. Potrebbe anche essere, perché no, uno stadio intermedio in vista di un assetto istituzionale più forte e con più poteri. I grandi successi si ottengono spesso per gradi, una volta individuata la strada. L’importante, quel che conta, è andare avanti in direzione di questa Romagna non più preceduta dalla lineetta. Se non nel nome, di certo almeno nei fatti”.

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