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Cronaca Mercato Saraceno

Partecipazione e beni comuni, partito il progetto finanziato dalla Regione "Mercato Trifase"

A febbraio il primo incontro del tavolo di negoziazione del nuovo progetto di partecipazione

Palazzo Dolcini a Mercato Saraceno ha riaperto in via eccezionale i battenti ai rappresentanti delle associazioni di volontariato del territorio e della società attiva, per un incontro sulla partecipazione e i beni comuni.  

Si è tenuto infatti giovedì 11 febbraio, nel pieno rispetto delle norme di contenimento del Covid-19, l'incontro di presentazione di Mercato Trifase, un progetto presentato dall'Amministrazione sul Bando Partecipazione della Regione, e risultato trai i vincitori e quindi finanziato dalla regione.

“É un progetto complesso ed ambizioso” dichiara il Vicesindaco Raffaele Giovannini, “del quale siamo molto orgogliosi e nel quale abbiamo l'onore di avere come partner il Dipartimento di Architettura dell'università di Bologna".

Mercato Trifase prende il nome dallo spunto di mettere in campo nuove energie sul territorio a partire dall’ascolto e dalla digitalizzazione di alcuni servizi comunali.

Il progetto si fonda in primis sulla transizione digitale della cittadinanza, che deve avvicinarsi all’utilizzo dell’identità digitale, e sulla partecipazione dei cittadini alla gestione e co-progettazione dei beni comuni. Questi due aspetti saranno legati da una piattaforma digitale che permetterà di rendere più solida la sinergia tra PA e cittadini. 

Protagonisti sono i cittadini, sia come fonte di suggerimenti per intercettare le esigenze della popolazione, sia come parte attiva che partecipa in prima persona al processo di digitalizzazione.

“Partendo dal presupposto che la digitalizzazione è fondamentale sin d'ora per la vita di tutti i cittadini - prosegue Giovannini - il progetto intende, in prima battuta, sostenere i cittadini nella creazione delle credenziali di identità digitale per poter accedere a tutti i servizi ormai imprescindibili. Un processo di digitalizzazione che sarà sempre più importante in futuro in tutte le fasi della vita. Questo avverrà grazie all'aiuto dei giovani ambasciatori digitali, giovani ragazzi e studenti specificatamente formati che metteranno le proprie conoscenze a disposizione della popolazione non digitale di nascita, andando ad creare un un patto di collaborazione transgenerazionale. I giovani ambasciatori digitali saranno anche formati sull'utilizzo di una piattaforma, appositamente creata, che sarà lo strumento  che permetterà di rendere più solida la sinergia tra PA e cittadini sulla gestione dei beni comuni, aiutando ad introdurre in questi processi anche tutte quelle persone altrimenti escluse dalle decisioni”.

La piattaforma infatti è finalizzata ad una mappatura aperta alla comunità per rigenerare i luoghi e dei beni del territorio, coerentemente con le principali politiche europee, per arrivare a rigenerare i beni in forma partecipata. Conclude Giovannini: “Le associazioni, che abbiamo coinvolto nella prima seduta del Tavolo di Negoziazione del progetto, sono  una risorsa fondamentale per noi, e sono chiamate e sollecitate a contribuire a questo processo e saranno fondamentali nella diffusione delle iniziative. Un altro obiettivo di questo progetto, uno dei numerosi, è quello dunque di sollecitare il senso civico e le nostre responsabilità di cittadini rispetto al territorio, andando a riattivare lo spirito di comunità”.

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