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Cronaca

Parte il processo verso l’Azienda Sanitaria Unica della Romagna

Pressochè in contemporanea, anche i Presidenti delle altre tre Conferenze Sociosanitarie territoriali hanno inviato comunicazioni analoghe ai componenti le loro Conferenze

Si mette in moto la macchina per la costituzione dell’Azienda Sanitaria unica della Romagna. Martedì il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi, nel suo ruolo di Presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria del Cesenate, ha inviato agli altri Sindaci del comprensorio cesenate e ai vertici dell’Azienda Usl di Cesena la convocazione per il 20 febbraio prossimo. All’ordine del giorno un solo punto: l’avvio del confronto sul percorso di costituzione dell’Azienda sanitaria unica romagnola.

Pressochè in contemporanea, anche i Presidenti delle altre tre Conferenze Sociosanitarie territoriali hanno inviato comunicazioni analoghe ai componenti le loro Conferenze. “Si tratta di un’iniziativa presa di concerto dalle 4 Conferenze Sociosanitarie territoriali e in totale accordo con la Regione che, di fatto, – conferma il Sindaco Paolo Lucchi – avvia definitivamente il processo di costituzione di un’Azienda sanitaria unica per la Romagna. E mi piace sottolineare come, in un momento così complesso e difficile per il nostro Paese, ci sia anche una politica che sa decidere, senza farsi imporre da altri (come è purtroppo avvenuto, ad esempio, per la vicenda soppressione/accorpamento delle Province) percorsi che appaiono spesso improvvisati proprio perché non nati dai territori”.

“Quella dell’Azienda sanitaria unica per la Romagna – prosegue il Sindaco di Cesena - è, a mio parere, una scelta positiva, utile per i cittadini e, mi verrebbe da aggiungere, di “rango nazionale”:  troppo spesso abbiamo sentito  anche i più alti livelli istituzionali predicare di riforme senza però mai approdare a risultati concreti; in Emilia Romagna, invece, le riforme riusciamo a “farle camminare” anche in una fase particolare, come quella della campagna elettorale, durante la quale qualcuno pensa ci si possa mettere in vacanza dai problemi, mentre oggi più di ieri serve aggredirli e non subirli".

"Ed a me pare che non vi sia problema più grande da affrontare, della necessità di garantire la tenuta della nostra struttura sanitaria d’eccellenza, fatta di certezze per i cittadini, grazie a professionalità, storie personali, tecnologie, garantiti da un solido progetto di sanità e da una rete di valori che la colloca in cima alle priorità per il nostro territorio - aggiunge Lucchi -. Nell’ambito del progetto di Azienda sanitaria unica per la Romagna, non sono però individuabili solo ragioni politiche, organizzative, valoriali. Evidentemente la scelta è collocabile anche all’interno di un confronto che i territori, in questi mesi, hanno affrontato. Il cesenate, soprattutto, lo ha fatto con grande attenzione e maturità, nel corso di un dibattito mai superficiale".

"Durante ripetute iniziative pubbliche organizzate da Cgil, Cisl e Uil, da Associazioni quali “Energie nuove”, grazie a prese di posizione ragionate e responsabili, a Cesena il confronto sulla nuova sanità romagnola – sulla sua organizzazione così come, soprattutto, sui servizi ai cittadini - non è stato certo condotto sottotraccia - chiosa il primo cittadino -. Sappiamo tutti, infatti, come il primo dovere di coloro che hanno responsabilità di governo e programmazione, sia quello di compiere i passi necessari per salvaguardare il livello dei servizi e delle prestazioni in campo sanitario, nella consapevolezza che essi rappresentano il bene più prezioso per l’intera comunità, a difesa della salute e del diritto di cura di ognuno".

Conclude Lucchi: "Servirà che il confronto - per Cesena e per il resto della Romagna, naturalmente -  si sviluppi ora negli ambiti istituzionali ufficiali, tra i Sindaci, i Consigli comunali, le rappresentanze sindacali e quelle associative. Mi auguro che tutto ciò possa avvenire nell’ambito di questa consapevolezza e di una modalità di approccio equilibrata, come quella che i cittadini della nostra terra attendono”.

Intanto, in agenda sono stati  già messi altri due appuntamenti che segnano altrettante tappe verso il traguardo di un’unica Ausl targata Romagna. Nella mattinata di venerdì 1 marzo  il  Coordinamento dei Presidenti delle Conferenze Sociosanitarie territoriali  dell’Area si incontrerà con le Organizzazioni sindacali di Cesena, Forlì, Ravenna, Rimini per confrontarsi su questo tema. Il 27 febbraio, invece, se ne discuterà nell’ambito della IV Commissione Consiliare di Cesena.  

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