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Cronaca

"Parole di Francesco Amadori": la vita e i successi del patron in un'agile biografia

Dopo essere uscito, ancora bambino, dallo sfacelo della seconda guerra mondiale, si è rimboccato le maniche e, con costanza e genialità, ha contribuito a trasformare un'Italia che zoppicava in un'Italia capace di correre

Strana terra la Romagna, capace di far crescere uomini speciali, dai saldi principi tipici della gente che lavora la terra ma con intuizioni da sognatori, di chi è capace di immaginare un mondo diverso e gettare il cuore oltre l'ostacolo. Francesco Amadori, imprenditore del settore avicolo, classe 1932, è uno di questi. Dopo essere uscito, ancora bambino, dallo sfacelo della seconda guerra mondiale, si è rimboccato le maniche e, con costanza e genialità, ha contribuito a trasformare un'Italia che zoppicava in un'Italia capace di correre. 

Tutta la sua storia, iniziata da un casolare di Borgo Paglia dove, insieme ai genitori e ai fratelli, faceva "e' pularol", è raccontata nell'autobiografia dal titolo "Parole di Francesco Amadori", un libro di 140 pagine in cui l'imprenditore ripercorre gli oltre 80 anni della sua vita. "Ci sono voluti circa due anni per realizzarlo - ha spiegato Francesca Amadori, la nipote di Francesco, che ha voluto fortemente questo progetto - Poi, a un certo punto, abbiamo dovuto dire basta con le testimonianze altrimenti non finivamo più. Mio nonno, raccontando la sua storia, di uomo e imprenditore, fa emergere uno spaccato molto calzante dell'Italia dal dopoguerra ai giorni nostri". 

Il 2017 di Amadori: tutti i numeri. Parte la "sala taglio"

Col contributo della giornalista Elisabetta Boninsegna, in circa due anni di lavoro, Francesco Amadori ha recuperato aneddoti, testimonianze e ricordi che vanno dalla sua infanzia, quando già si intuiva il suo grande talento per i numeri e la velocità nel fare i conti, ai momenti di svolta, quelli che hanno segnato le tappe fondamentali dell'attività, iniziata insieme al fratello Arnaldo Amadori. Non mancano i successi ma anche i riferimenti ai momenti di crisi, alla capacità straordinaria con cui sono stati affrontati e alla voglia di mettersi in gioco che, nel 1999, lo portò addirittura a vincere la sua innata riservatezza facendolo diventare un volto noto della pubblicità. "Parola di Francesco Amadori", infatti, è diventato il simbolo di una Romagna e di una categoria di imprenditori a cui basta una stretta di mano per siglare un contratto o fare un affare. Mantenere la parola data vale più di tutto, più di mille contratti scritti.

Oggi l'impero di Amadori, costruito un passo alla volta e con la sobrietà che contraddistingue gli imprenditori che sanno cosa vuol dire fatica e lavoro, è un'azienda leader del settore avicolo, con numeri da multinazional e un fatturato che supera il miliardo di euro. "Avrei voluto citarvi tutti - conclude Francesco Amadori nei suoi ringraziamenti finali, rivolgendosi ai suoi dipendenti - ma per motivi di spazio mi è stato impossibile. Ma sappiate che in questo centinaio di pagine, come nel mio cuore, ci siete tutti, uno per uno". Il libro, stampato in 1.200 copie e già esaurito, viene distribuito come dono ai dipendenti.

Il libro è nato tutto in casa Amadori. Il progetto è stato voluto da Francesca, la nipote di Francesco, mentre la correzione dei testi e le decisioni finali sono state prese dai figli che hanno svolto un accurato lavoro di ricerca fotografica e di testimonianze. La parte grafica, infine, è stata curata interamente da Loretta Amadori, figlia di Francesco, grafica di professione che ha avuto l'originale idea di impreziosire l'edizione con un segnalibro composto da una piuma (per restare in tema...) e consegnarlo ai dipendenti in un'elegante scatola in velluto rosso, ideale per il periodo natalizio. 

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