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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Morto in America, migliaia di euro per il "Parco per Luca". La madre: "Sarà un ricordo indelebile"

Il corpo è stato cremato e questo, si spera, dovrebbe accelerare il rimpatrio delle ceneri da Miami, in America, dove Luca è morto il primo gennaio

Un parco, un’area all’aperto attrezzata per lo sport e il fitness, la sua grande passione: è questo che i familiari e i tanti amici di Luca Fiorenzano vogliono realizzare nel nome del 35nne cesenate morto il primo gennaio scorso a Miami, in America. In neanche un mese, grazie alla pagina Facebook “Luca Fiorenzano - sempre nei nostri cuori”, che sostiene questo progetto, sono stati raccolti già seimila euro ed altri si conta di ottenerne tramite ulteriori donazioni. L’appello è anche alle istituzioni locali, per agevolare il più possibile il progetto per quanto riguarda la sua realizzazione dal punto di vista burocratico e amministrativo.

Il messaggio della mamma di Luca

Il “Parco per Luca” è anche il sogno della mamma di Luca Fiorenzano che ha consegnato agli amministratori della pagina Fb un suo toccante ringraziamento, con la speranza di veder perpetuato il nome del figlio attraverso l’intitolazione. Scrive agli amici di Luca sua madre: “Ciao a tutti, sono Meris, la mamma di Luca, mio unico e adorato figlio. Non troverò mai le giuste parole per esprimere il dolore e il vuoto che mi divora dentro dalla sua scomparsa, per una madre tutto ciò che rimane da fare è riuscire a sopravvivere a questo lutto tremendo appigliandosi con gli artigli a una vita che non sarà più la stessa senza lui e che ora è priva di ogni entusiasmo e forza di reagire, mutilata da questo dolore immenso ma con a fianco voi… Una marea di persone che ricordano Luca con affetto uniti per qualcosa di grande. I primi giorni non eravamo al corrente della vostra iniziativa, il tutto è partito da Elisa e Fabio che si sono fatti in quattro per creare un gruppo di raccolta. In poco tempo siete riusciti a fare una cosa grande, stupenda e ci tengo tanto a specificare che non vorrei usare le donazioni per spese funebri , ma come gesto di amore nei suoi confronti da parte di tutti voi , creando qualcosa che lo possa ricordare e rimanga tangibile e indelebile , frutto di un affetto enorme di tantissimi amici, lui ne sarebbe onorato! Il mio desiderio sarebbe un parco in suo onore come quelli che amava frequentare per allenarsi con attrezzi e tutto ciò per allestirlo. Per chi vorrà incontrarlo in un luogo che andrà oltre il suo ricordo e porterà il suo nome .. Per sempre.. Grazie con tutto il cuore da parte mia e di Susy, mia sorella, e un grazie a chi mi aiuterà a rendere possibile tutto questo trovando le giuste vie per rendere realtà un PARCO PER LUCA . un abbraccio a ognuno di voi .. Siete la mia spalla”.

I resti sono ancora in America

La pagina Facebook “Luca Fiorenzano - sempre nei nostri cuori” intanto ha già ottenuto quasi mille adesioni e continua a postare ricordi, fotografie sempre allegre di Luca, oltre alle modalità per raccogliere il denaro. I resti mortali del giovane cesenate, le cui circostanze di morte sono ancora da chiarire nei dettagli, si trovano ancora in Florida. Il corpo è stato cremato e questo, si spera, dovrebbe accelerare il rimpatrio delle ceneri, essendo meno critico il trasporto intercontinentale a norma di legge. Poi si terrà una cerimonia funebre a Cesena, in data ancora da definire. Sono ormai passati 24 giorni, più di tre settimane, dalla sua morte.

Cosa sia accaduto la sera del primo dell'anno a Miami lo si saprà con maggiore accuratezza quando saranno consegnati gli esiti degli esami anatomo-patologici eseguiti con l’autopsia. Il “file” del decesso di Luca Fiorenzano, il numero 13 del 2018 del “Medical Examiner” data la morte alle 23.39 del 1 gennaio.  Luca Fiorenzano, quella sera del 1 gennaio si sarebbe trovato a casa di una ragazza, sentendo forti dolori e difficoltà respiratorie, tanto che è stata allertata un'ambulanza, il cui personale ha somministrato alcune cure a Luca. Ripresosi, il giovane cesenate avrebbe però firmato per non sottoporsi al ricovero e si sarebbe appisolato sul divano. Solo al rientro dal lavoro della proprietaria di casa, la stessa si sarebbe accorta che quello non era sonno, bensì morte, tanto che si trovava nella stessa posizione di quando se n'era andata. Gli accertamenti da parte delle autorità americane sono ancora in corso.
 

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