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Cronaca Cesenatico

Operazione "Pesca di primavera": sequestri anche a Cesenatico

Giunti alle porte della stagione estiva, che come ogni anno vedrà in prima linea il personale della Capitaneria di porto operare per la tutela della sicurezza della balneazione e della navigazione, la Guardia Costiera non abbassa la guardia

Gli agenti della Capitaneria di Porto di Ravenna, coordinati dal Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima bizantina, sono stati impegnati in una tre giorni di controlli finalizzata prevenire e reprimere gli illeciti relativi alla pesca e commercializzazione del pescato, nonché finalizzata a garantire una costante tutela della legalità a favore del consumatore finale. Giunti alle porte della stagione estiva, che come ogni anno vedrà in prima linea il personale della Capitaneria di porto operare per la tutela della sicurezza della balneazione e della navigazione, la Guardia Costiera non abbassa la guardia neanche per quel che riguarda l’intensa attività di pesca svolta in Romagna.

Per quanto riguarda l’attività di polizia condotta su Cesenatico, circa 10 kg di prodotto sequestrato dichiarato in ottimo stato dalla competente Autorità Sanitaria, è stato altresì devoluto in beneficienza ad una locale associazione ONLUS.Anche i militari delle Capitanerie del litorale emiliano-romagnolo hanno continuato - senza sosta - ad operare per garantire la legalità della filiera della pesca, mediante la presenza attenta e costante sul territorio ed in tutte le sue fasi cruciali. L’operazione, denominata “Pesca di primavera”, che rientra nell’ambito dei controlli intensivi ed esclusivi sulle attività di pesca ed acquacoltura marittime, ha visto i militari della Guardia Costiera dar corso ad un serrato programma di controlli e verifiche, condotte secondo la modalità “mare/terra”. Infatti, nelle diverse fasi della “giornata di pesca”, gli equipaggi dei mezzi navali si sono affiancati alle pattuglie operanti via terra, permettendo di eseguire una fitta maglia di controlli sia nei momenti della commercializzazione all’ingrosso che di quella al dettaglio del prodotto pescato.

Dal centro operativo di Ravenna, i controlli si sono estesi fino a Goro e Cattolica, limiti territoriali della Direzione Marittima. Le verifiche eseguite sono state 150, comprensive delle fasi di sbarco del pescato, centri di grande distribuzione, vettori di trasporto su gomma e piccoli rivenditori; 25 i militari impiegati giornalmente nell’attività di controllo ed ancora: 25 i soggetti verbalizzati, circa 40.000,00 euro di sanzioni pecuniarie inflitte, e 3 soggetti deferiti all’Autorità Giudiziaria per frode in commercio .

Tra le irregolarità riscontrate più frequentemente, l’errata e fuorviante etichettatura dei prodotti, sia in fase di vendita al dettaglio, sia all’ingrosso; la violazione delle norme sanitarie sulla commercializzazione dei molluschi bivalvi vivi, sul corretto trasporto del prodotto, ed ancora l’immissione in commercio di prodotto non tracciabile e, pertanto, riconducibile ad attività di pesca eseguita in zone e modalità vietate. È stata altresì accertata l’immissione in commercio di prodotto ittico sottomisura. A ciò, si sono unite le sanzione elevate nel campo della pesca sportiva ed il sequestro di circa 200 attrezzi da posta, indebitamente utilizzati soprattutto per la pesca delle seppie, praticata intensivamente in questo determinato periodo dell’anno.

I controlli a tappeto hanno portato, inoltre, al sequestro complessivo di circa 1 tonnellata di prodotto, pronta ad essere immessa sul mercato, in assenza della prevista documentazione a tutela del consumatore ed in procinto di essere commercializzata senza essere sottoposta a tutti i dovuti controlli sanitari. Significativo è stato anche il sequestro di un grosso esemplare di tonno rosso, illecitamente pescato in corrispondenza della diga sud del porto di Ravenna, sebbene la campagna di pesca stagionale non fosse ancora cominciata.

Il Capitano di Vascello Giuseppe Meli, Comandante della Capitaneria di porto di Ravenna e Direttore Marittimo dell’Emilia Romagna, si dichiara "pienamente soddisfatto dell’operato dei propri militari. La tutela delle risorse ittiche, ed ancor prima del consumatore finale, è un compito istituzionalmente riconosciuto alla Guardia Costiera; compito al quale i militari assolvono quotidianamente con impegno e determinazione, sentendosi investiti del compito primario di assicurare il rispetto delle norme a tutela del consumatore, e per il corretto operato dell’ “utenza del mare”".

Alle parole del Direttore Marittimo il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Cesenatico Tenente di Vascello Stefano Luciani aggiunge : "I controlli lungo la filiera della pesca, svolti con regolarità durante l’anno, sono un’utile occasione per la diffusione, fra gli operatori del settore, della cultura della corretta commercializzazione del prodotto, a tutela sia del consumatore, sia dei tanti commercianti/pescatori in regola. Le attività, continua il Comandante, verranno intensificate durante la stagione estiva, a tutela dei tanti turisti che sceglieranno i ristoranti e i punti vendita della Romagna.”

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