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Omicidio Urbini, si torna in aula per il processo alla Tourabe

Era il 23 febbraio 2012 quando Wally Urbini è stata ritrovata senza vita nel suo appartamento di via Sostegni, in pieno centro storico a Cesena. Era una pensionata di 89 anni, ex dipendente dell'Ausl; a dare l'allarme ai familiari è stata la donna delle pulizie, che poi hanno chiamato gli agenti del 113

Era il 23 febbraio 2012 quando Wally Urbini è stata ritrovata senza vita nel suo appartamento di via Sostegni, in pieno centro storico a Cesena. Era una pensionata di 89 anni, ex dipendente dell'Ausl; a dare l'allarme ai familiari è stata la donna delle pulizie, che poi hanno chiamato gli agenti del 113. Il corpo senza vita della donna è stato trovato nella camera da letto. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di Polizia, della Scientifica e della Squadra Mobile.

Gli investigatori hanno iniziato le indagini senza escludere nessuna pista e in pochi giorni hanno pres la direzione che poi si rivelerà decisiva. Hanno puntato l'attenzione sulla vicina di casa della donna, Amina Tourabe, di origini maghrebine, ma da molti anni in Italia i pianta stabile. Le intercettazioni non hanno lasciato spazio a dubbi visto che in una conversazione la donna di 58 anni avrebbe detto: “Scappo perché ho lasciato tracce”. Gli agenti poi hanno rinvenuto un sacco della spazzatura che per gli inquirenti la Tourabe aveva dato ad una parente per sbarazzarsene. All'interno c'erano effetti personali della vittima così sono scattate le manette. La Tourabe è stata fermata in direzione Bologna con in tasca un biglietto di sola andata per il Marocco.

La donna di 58 anni ha poi confessato il delitto il primo marzo, ad una settimana esatta dal ritrovamento del cadavere dell'anziana. Oggi, martedì 17 le porte della corte d'assise di Forlì si sono riaperte per far entrare in aula il caso.

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