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Cronaca

Festa di San Giovanni, il vescovo: "Dio salvi la famiglia naturale uscita dalle Sue mani"

Durante l'omelia Regattieri ha evidenziato come "la famiglia di essere terreno di contesa per la pretesa di costruirla su schemi ideologici che rispondono sostanzialmente a una visione dove l'io fa da padrone e dove Dio è scalzato come uno scomodo intruso".

"Dio salvi la famiglia, quella bella, quella naturale uscita dalle Sue mani". Questo il messaggio del vescovo Douglas Regattieri durante la messa solenne del patrono di Cesena, San Giovanni Battista. Durante l'omelia Regattieri ha evidenziato come "la famiglia di essere terreno di contesa per la pretesa di costruirla su schemi ideologici che rispondono sostanzialmente a una visione dove l’io fa da padrone e dove Dio è scalzato come uno scomodo intruso".

"Dio interviene non per sopprimere, non per soggiogare, non per opprimere l’umano, ma per dargli un orizzonte, per fargli scoprire il suo vero e profondo. Dio non salva se non con la collaborazione dell’uomo". Ma "quando l’uomo interviene sulla natura delle cose, succedono purtroppo i guai - ha osservato Regattieri -. Quando i suoi interventi non sono guidati dall’amore, ma dall’egoismo; è proprio il caso di quelle che il Papa ha definito – a proposito di famiglia e di matrimonio -  le colonizzazioni ideologiche che spingono ad entrare e prendere piede nella nostra cultura; quando l’uomo pretende di salvaguardare presunti diritti ma in realtà non fa altro che cedere a pressioni volte a salvaguardare interessi spesso economici e di parte non rispettosi della dignità umana".

"Permettiamo alla vita di sbocciare, in tutte le sue fasi - è il grido del vescovo -. Una volta nati e cresciuti stiamo attenti a non essere nei loro confronti come dei freni così da comprimerne ideali, smorzarne progetti, vanificarne sogni. Attenti, noi adulti, a  non tarpare loro le ali, ma a lasciarli sognare; permettiamo loro di spiccare il volo. Ci solleciti sempre  - come un severo monito - la domanda degli abitanti di Ain Karim: Che sarà mai questo bambino?".

Al termine della solenne concelebrazione eucaristica, il vescovo ha comunicato alcune nomine e consegnato alcune onorificenze pontificie. Don Pier Giulio Diaco è stato nominato canonico del Capitolo della Cattedrale. Inoltre, essendo stato a suo tempo nominato Vicario generale, durante munere, cioè durante tutto il tempo in cui svolge questo servizio, è cappellano di Sua Santità Francesco e pertanto gode del titolo di “Monsignore”. Don Elvezio Motta è nominato canonico del Capitolo della Cattedrale.

Davide Trevisani, fondatore dell’azienda Trevi, e il giornalista Francesco Zanotti, in sono stati insigniti dell’onorificenza pontificia di Cavalieri dell’Ordine equestre di san Gregorio Magno. A Trevisani per l’impegno profuso in questi anni a favore della Caritas Diocesana offrendo gratuitamente il cibo per la mensa dei poveri. A Zanotti per l’impegno nel settore delle comunicazioni sociali e a servizio della Comunità diocesana come direttore del settimanale d’informazione “Corriere Cesenate”.

Valeriano Biguzzi e Antonio Prati sono stati insigniti dell’onorificenza pontificia  di Cavalieri dell’Ordine equestre di san Silvestro papa. Il primo per  i numerosi servizi pastorali svolti in questi anni alla Comunità diocesana in settori vitali come il Consiglio pastorale diocesano, il catecumenato per gli adulti, la scuola cattolica. Il secondo per lo spirito di servizio dimostrato nel dirigere l’Istituto diocesano per il sostentamento  del clero.

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