Offesa per aver accolto i migranti 'scaricati' sull'E45, l'albergatrice: "Disponibili di fronte ad un'emergenza"
"Il nostro portiere di notte ha ricevuto una telefonata dai carabinieri alle due e mezzo di mattina - spiega Simona Matassoni - Hanno chiesto se avevamo la disponibilità di 12 posti letto"
Attaccata per aver fatto il suo lavoro di albergatrice, ed aver mostrato disponibilità davanti ad una richiesta che proveniva dalle forze dell'ordine, in piena notte. Lascia strascichi anche a Cesena una vicenda piuttosto singolare, nata mercoledì notte a Mercato Saraceno. Un gruppo di migranti 'scaricati' da qualcuno sull'E45, ha poi trovato rifugio in una struttura alberghiera della città.
"Voglio subito fare chiarezza: questa non è una giustificazione, ma è una spiegazione per chi non capisce e non vuol capire". Simona Matassoni dell'Hotel Savio di Cesena, nonché presidente dell'associazione Albergatori e presidente di Asshotel di Confesercenti cesenate, è giustamente irritata dai commenti ricevuti sui social dopo la pubblicazione dell'articolo relativo all'ospitalità data dal suo hotel ai 13 clandestini trovati mercoledì notte sull'E45. Tra i commenti c'è chi l'ha chiamata "fallita", chi ha parlato di "albergatori che ormai raccattano su quello che trovano" e chi ha detto "che si fanno i soldi con gli immigrati". Offese che, oltre a non trovare giustificazione nel fatto in sè anche per la modalità in cui si è svolto (è stata una toccata e fuga improvvisa), non sono comunque accettabili in alcun modo da chi lavora con onestà e capacità da moltissimi anni.
"Il nostro portiere di notte ha ricevuto una telefonata dai carabinieri alle due e mezzo di mattina - spiega Simona Matassoni - Hanno chiesto se avevamo la disponibilità di 12 posti letto. Lui, come del resto si fa sempre, non si è messo a chiedere chi fossero gli ospiti, da dove venissero o cosa facessero. Noi lavoriamo col pubblico e in generale serve riservatezza. Poteva essere chiunque, anche dei superstiti di un pullman incidentato che avevano bisogno di un ricovero notturno. Il portiere, visto che è un periodo che come tutti gli hotel non siamo strapieni per via delle conseguenze del covid, ha detto subito di sì. E così sono arrivati i clandestini ritrovati sull'E45. Sono stati messi tutti in un piano, fuori da ogni stanza c'erano i carabinieri e quando la mattina alle 8 e mezza sono andati via senza nemmeno fare colazione (gli abbiamo dato delle brioche da mangiare in viaggio) tutte le camere, come avviene con gli altri ospiti, sono state disinfettate. In tutta questa vicenda, che rifarei uguale dall'inizio alla fine, devo dire che sono stata contenta che gli altri ospiti non si siano resi conto di quanto avvenuto perché, lavorando con un pubblico vario, devo comunque stare attenta alle diverse esigenze e quando faccio qualcosa devo farlo nell'ottica di accontentare tutta la mia clientela. Ma sentirmi offendere così gratuitamente proprio no".