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Cronaca

Nuovo piano urbanistico, quale sorte per il 'vecchio' Bufalini? "Un terzo non sarà smantellato". Le 5 sfide del Pug

Quale sarà la sorte del 'vecchio' Bufalini? Ne parla il sindaco Enzo Lattuca durante l'incontro dedicato al nuovo Piano urbanistico generale di Cesena e Montiano

Quale sarà la sorte del 'vecchio' Bufalini? Ne parla il sindaco Enzo Lattuca durante l'incontro dedicato al nuovo Piano urbanistico generale di Cesena e Montiano. "Ovviamente nel nuovo Pug entra il polo ospedaliero che sorgerà in zona Villachiaviche, ma l'attuale ospedale Bufalini manterrà un suo ruolo". Un terzo della cubatura, spiega il sindaco, non sarà in pratica smantellato, perché "potrà continuare ad ospitare servizi di natura sanitaria che possono essere erogati al di fuori di un ospedale. Penso ai prelievi di sangue, penso alle ecografie generiche, penso a tutta a una serie di servizi che quindi non saranno ricollocati nel nuovo polo ospedaliero. C'è una ratio economica, ma anche di non centralizzazione di tutti i servizi in ospedale".

Stop al consumo del suolo, rigenerare le aree dismesse

Una strategia che eviterà anche una eccessiva concentrazione di traffico nell'area del nuovo ospedale che sorgerà a Villachiaviche. Tornando al 'vecchio' Bufaluni, indicativamente per un terzo dovrebbe essere demolito, e per un terzo potrà invece avere una nuova vita: "Potrà contenere tutta una serie di servizi rivolti alle persone - prosegue Lattuca - penso ad ambulatori di fisioterapia, alle Rsa, c'è tutto un ambito di sviluppo che non viene definito, ma viene contornato, ovviamente il Pug non è un editto, ma sarà accompagnato dagli investimenti che in concreto verranno fatti nei prossimi anni. Il nuovo ospedale si chiamerà ancora Maurizio Bufalini? Penso di sì, anche se ufficialmente non è stato deciso nulla in merito". 

Ecco le cinque sfide del Pug

Sfida climatica e ambientale

 Il Piano frena la dispersione insediativa e limita l’incremento della funzione residenziale nel territorio rurale ai soli fabbisogni delle aziende agricole, favorendo il recupero di edifici di valore, ma sostiene anche la creazione di una rete ecologica, che ha nel fiume Savio uno dei suoi assi principali, e connette le aree verdi della città con la campagna. In questo nuovo rapporto tra il territorio rurale e urbanizzato svolge un ruolo chiave il territorio rurale peri-urbano, di cui alcune aree costituiscono delle vere e proprie cinture verdi che svolgono un’importante funzione di cuscinetto in termini di potenziamento del capitale naturale. Sul patrimonio urbano dismesso, col PUG si avviano alcuni importanti processi di rigenerazione a forte carattere ambientale come quello della nuova Stazione ferroviaria - in cui a seguito di un importante concorso di progettazione si procederà alla riqualificazione degli spazi pubblici che collegano la stazione al centro storico con interventi basati sulla natura per la riduzione dell’isola di calore urbana e la gestione sostenibile delle piogge intense.  Mentre sul fronte delle trasformazioni private una grande novità è data dal RIE, l’indice di Riduzione dell’Impatto Edilizio, un indice di qualità ambientale che prevede che ogni intervento concorra alla regimazione delle acque e al miglioramento del microclima locale.

Rendere la città attrattiva

Il Piano sostiene l’attuazione dei servizi sociosanitari, per potenziare e rafforzare le strutture e i servizi sanitari di prossimità. Nell’ambito della realizzazione del futuro Ospedale, il cui procedimento urbanistico di approvazione è in corso, il PUG riconosce al vecchio ospedale una potenzialità da attribuire al rafforzamento dei servizi e delle attrezzature pubbliche a servizio della città, oltre a un miglioramento delle prestazioni ambientali dell’area. Rispetto all’Università e alla Scuola, promuove il rafforzamento del Campus Universitario e rafforza il ruolo del polo di istruzione superiore, prevedendo la possibilità di ampliare le strutture esistenti, anche riutilizzando contenitori pubblici  per spazi scolastici e attività integrative, prevedendo la possibilità di utilizzare le aree pubbliche per attività integrative all’aperto  e migliorando le condizioni di accessibilità agli istituti. In questo contesto sono diversi i progetti attuativi anche con fondi PNRR  che danno gambe alle azioni del Piano.

Politiche per la casa

Il Pug incrementa e diversifica le risposte e nuove e vecchie domande abitative, riconosce e disciplina le forme di abitare condiviso e collaborativo (co-housing) e le incentiva in particolare a servizio della popolazione più fragile, quella anziana e quella studentesca, incentiva spazi di co-housing aperti al quartiere per svolgere attività sociali e culturali negli interventi di riuso e rigenerazione dell’esistente, promuove accordi per la realizzazione di ERS, anche nei processi di rigenerazione urbana, prevede il riuso di immobili pubblici.  Il PUG, sulla base delle analisi del Quadro Conoscitivo e delle potenzialità registrate, determina in 800 alloggi il fabbisogno di ERS, incluso ERP, da realizzarsi nell’arco di quindici anni. Prima azione in tal senso del nuovo Piano urbanistico è il processo sul recupero del Roverella, che prevede in pieno centro storico la realizzazione di nuovi alloggi e di un co-housing finanziato grazie ai fondi PNRR con oltre dieci milioni di investimento.

Rigenerazione urbana

 Il Piano, coerentemente alla nuova legge urbanistica regionale, limita sensibilmente il ricorso al consumo di suolo e individua grandi aree strategiche nella città con diversi livelli di complessità e intervento: le trasformazioni urbane devono incrementare l’attrattività, il ruolo urbano e la qualificazione della città pubblica e amministrazione, privati e investitori devono lavorare insieme per questi obiettivi. Non solo, per le grandi opere e trasformazioni il nuovo Piano prevede nella disciplina urbanistica che la redazione di progetti complessi sia accompagnata da processi di condivisione, consultazione, informazione e partecipazione aperti alla città; pertanto, in base alla complessità delle trasformazioni saranno definite le procedure più coerenti e trasparenti e più adeguate per rendere partecipi i cittadini anche nelle fasi di attuazione del Piano.

Vivere i quartieri e le frazioni

 Il Pug declina la qualità urbana di prossimità con il miglioramento della connessione fra le frazioni, e fra le stesse ed il Centro urbano, luogo in cui sono localizzati i principali servizi e attrezzature. Migliorare la qualità urbana alla scala di quartiere significa non solo realizzare nuove dotazioni, ma anche prevedere le stesse in chiave multi-prestazionale ampliando la gamma dei servizi. È necessario poi pensare a strutture pubbliche flessibili e multifunzionali che possano rispondere a nuovi bisogni. Rientra in questo obiettivo la città dei 15 minuti, proposta come la nuova dimensione dell’abitare dove le attività quotidiane distano pochi minuti dal luogo dove si abita e in cui la rete degli spazi e percorsi pubblici si connette con asili, scuole, parchi, con particolare attenzione alla rimozione delle barriere architettoniche. 

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