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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Nuovo ospedale, la Cisl: "Il "vecchio Bufalini" sia convertito in Casa della Salute"

Per Pieri "è stato un confronto e un dibattito franco e diretto, dove gli interlocutori si sono impegnati a rincontrarsi fra 12 mesi per una verifica complessiva dell’avanzamento delle attività di progettazione e dei lavori programmati".

Nei giorni scorsi si è tenuto nella sede di Cesena della Cisl Romagna, un incontro sul nuovo ospedale di Cesena, alla presenza del sindaco, nonché presidente della Ctss, Paolo Lucchi e degli assessori Orazio Moretti e Simona Benedetti, per approfondire le caratteristiche e le modalità dell’importante investimento che verrà fatto sul territorio di Cesena. All’incontro, aperto dall’intervento del segretario generale della Cisl Romagna Filippo Pieri, erano presenti diversi delegati e attivisti del sindacato che operano quotidianamente nel nosocomio cittadino nei più svariati ruoli, medici, infermieri, tecnici, amministrativi e addetti ai servizi ausiliari. 

"Come Cisl Romagna abbiamo contribuito con nostre proposte al confronto sul documento d’indirizzo per la riorganizzazione della rete ospedaliera dell’Ausl Romagna, sottoscritto ad inizio anno, dove è stata formalizzata l’intenzione di procedere ad una fase di progettazione unitaria per la costruzione del nuovo Ospedale Bufalini di Cesena - afferma Pieri -. In questi mesi, l’azienda e l’amministrazione comunale, hanno incominciato ad elaborare un progetto di massima che attraverso incontri, convegni e contributi, vuole diventare un modello il più possibile partecipato. Il sindaco e gli assessori sono stati molto disponibili e chiari in merito alle scelte effettuate sul progetto del nuovo ospedale".

Come Cisl Romagna, prosegue Pieri, "dopo aver ascoltato la presentazione del progetto, vogliamo sottolineare l’importanza che questo riveste non solo per la città di Cesena ma per tutta la Romagna come ospedale e punto di eccellenza insieme agli altri nosocomi della rete Ospedaliera dell’Ausl Romagnola. Si è chiesto certezza sui tempi sia per la sottoscrizione dell’accordo territoriale entro quest’anno, che per l’accordo di Programma all’inizio 2018 che potrà dare inizio alla progettazione definitiva del Nuovo Ospedale. Altro aspetto fondamentale è lo stanziamento delle risorse da parte della Regione, dello Stato e dell’Ausl di cui ancora non esiste traccia. E’ fondamentale fare presto, ma fare bene".

"Questa opera porterà una grande opportunità di lavoro e di sviluppo sul territorio, ed è per questo che come Cisl Romagna chiediamo attenzione al tema del rispetto delle normative sugli appalti, alla regolarità e sicurezza del lavoro, nonché alla sostenibilità ambientale della struttura con particolare riguardo all’efficienza energetica, all’accessibilità dell’area per utenti e operatori con una rivisitazione del sistema del trasporto pubblico e un potenziamento di quello “dolce” - prosegue il segretario generale -. Il nuovo ospedale dovrà potenziare e valorizzare le vocazioni e le eccellenze che hanno sempre contraddistinto il Bufalini, con particolare priorità del Trauma Center a cui vanno affiancate tutte le funzioni necessarie, evitando perdite di professionalità e favorendo l’integrazione con gli altri ospedali della rete romagnola".

"Negli anni che ci separano dall’apertura del nuovo ospedale, devono continuare gli investimenti sull’attuale struttura a partire dai lavori sul Pronto Soccorso, non più rinviabili e propedeutici alla riattivazione dell’operatività dell’Emodinamica H24, fortemente richiesta dalla Cisl durante i confronti con la direzione Ausl e la Ctss - prosegue Pieri -. Rispetto a quello che sarà il “Vecchio” Bufalini” come Cisl Romagna, siamo disponibili ad aprire, a tempo dovuto, un confronto complessivo sulla destinazione dell’intera area, ma fin da ora chiediamo di prevedere la riconversione dell’attuale Piastra in "Casa della salute", con la collocazione anche di altri servizi oggi collocati in spazi non sempre idonei. Queste scelte devono tenere presente anche il nuovo Piano Sociale e Sanitario Regionale, per rispondere il meglio possibile all’obbiettivo di vera Integrazione Socio Sanitaria". Per Pieri "è stato un confronto e un dibattito franco e diretto, dove gli interlocutori si sono impegnati a rincontrarsi fra 12 mesi per una verifica complessiva dell’avanzamento delle attività di progettazione e dei lavori programmati".

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