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Cronaca

Nuovo ospedale a Cesena, ecco le indicazioni scaturite dal Comitato Cittadino

Negli ultimi mesi una parte rilevante del dibattito cittadino si è concentrata sul progetto di nuovo Ospedale per la città.

Negli ultimi mesi una parte rilevante del dibattito cittadino si è concentrata sul progetto di nuovo Ospedale per la città. E’ avvenuto attraverso i canali ordinari di confronto tra i Partiti, utilizzando stampa e social network ma, soprattutto, in un ambito formale ed ufficiale: quello del “Comitato cittadino per l’ospedale di Cesena”, istituito con delibera di Giunta del 30 maggio 2016.

“Si tratta di una novità. Quasi mai, infatti, il confronto sulle grandi opere pubbliche può partire da una base informativa comune e condivisa. Nel nostro caso, invece, il Comitato aveva un compito ben codificato: quello di rendere patrimonio condiviso le informazioni sul funzionamento della nostra sanità, dell’Ospedale Bufalini, sul futuro dei servizi socio-sanitari e sulla loro connessione con le tendenze ormai consolidate (allungamento dell’aspettativa di vita; cronicità delle malattie; incapacità delle famiglie di reggere il peso anche assistenziale delle novità ormai collegate al nostro percorso di vita)” ha detto il sindaco Paolo Lucchi.

“Ci siamo riusciti e – nel pieno rispetto di posizioni pur evidentemente differenziate – l’ultima riunione del Comitato già programmata per la mattina del 12 agosto, servirà proprio a formalizzare il patrimonio informativo ormai comune al Consiglio comunale, al mondo associativo, ai cittadini i quali, in questi mesi hanno scelto di frequentare le riunioni come uditori. Di questo voglio ringraziare tutti i membri del Comitato e gli uditori: grazie alle loro domande ed alle sollecitazioni, abbiamo concretizzato un obiettivo non ordinario né scontato, ma indispensabile per iniziare la “fase 2” del confronto sull’Ospedale, che dai primi di settembre ci porterà a spiegare ed ascoltare nei nostri 12 quartieri cittadini. Anche in questo caso il percorso di confronto ed ascolto assumerà anche caratteristiche innovative, poiché le Assemblee pubbliche di quartiere – quelle alle quali in questi anni ci siamo sempre affidati per i progetti fondamentali di sviluppo della nostra città – purtroppo riescono a coinvolgere ed a motivare solo una parte di cesenati, magari più propensi al’informalità degli incontri per segnalare i propri desiderata”.

“Il percorso di progettazione partecipata del nuovo Ospedale di Cesena - continua il primo cittadino Paolo Lucchi - è quindi avviato e con grande forza. Restano sullo sfondo scelte che ritengo comuni a molti ma anche alcuni temi che dovremo sviluppare nei prossimi mesi nel confronto con e fra i cesenati. Tra le prime, la volontà di partire dalle criticità del sito attuale del Bufalini e dalle potenzialità di sviluppo, in termini di servizi sanitari, di un nuovo presidio. Infatti, l’attuale Ospedale “Bufalini” - pur non sottovalutando le importanti opere di adeguamento ed ampliamento che si sono succedute negli anni - oggi presenta alcune evidenti criticità strutturali. Tra le altre: la collocazione su una collina, che rende difficilmente superabili le tante difficoltà collegate con le barriere architettoniche esistenti e con la necessità di un appropriato servizio di mobilità; una disomogeneità di accessi e di percorsi interni, dovuta sia alla collocazione geografica che agli adeguamenti ed ampliamenti strutturali realizzati negli anni, che ha trasformato in negativi accesso e fruizione; l’evidente difficoltà di ampliamento ulteriore degli spazi dedicati ai servizi sanitari, che quindi limiterebbe per sempre lo sviluppo del presidio; una ancor più evidente impossibilità di dedicare aree limitrofe, coerentemente al bisogno dei cittadini, all'accesso ed alla sosta delle auto”.

“L’idea che pare essere condivisa (anche da un parte rilevante di coloro che, tra le forze politiche e sociali cittadine, in un prima fase hanno chiesto di capir meglio) è quella di assumere una scelta, vincolata e non derogabile: costruire un nuovo “Bufalini” su un’area di proprietà dell’Ausl o comunque pubblica, riconsegnando l'area attuale alla città. Quanto all’utilizzo di quest’ultima (il colle Spaziano), mentre la Giunta ritiene indispensabile che la sua destinazione sia a verde pubblico (con ripristino e realizzazione di un nuovo grande Parco urbano e garantendo che la differenza tra nuova costruzione e nuova area verde, sia “zero”), alcuni, nel corso delle riunioni del Comitato, hanno chiesto di approfondire ulteriormente il tema. E così faremo, certi che la delibera di variante al P.r.g. che ci porterà ad individuare l’area per il nuovo ospedale, debba contenere anche indicazioni precise sulle prospettive dell’attuale area ospedaliera”.

“Tra i temi comuni a tanti vi è anche la volontà di mantenere sull’area attuale solo la “Piastra”, di recente costruzione, nella quale ampliare l’offerta dei servizi territoriali per gli anziani, i malati cronici, le persone con disabilità, attraverso l’attivazione della nostra “Casa della salute” cittadina. Inoltre, tanti hanno ben capito come, con la realizzazione del nuovo Ospedale, si aprirebbero per la nostra comunità – e per la sanità romagnola - nuove prospettive. Tra le altre, un ancor più deciso sviluppo dei servizi sanitari, in particolar modo nell'ambito di riferimento territoriale della Romagna ed a partire dalla vocazione caratterizzante per Cesena del “trauma center”; una collocazione territoriale più coerente con lo sviluppo moderno della città di Cesena e con migliori i collegamenti da e per gli altri territori della Romagna; la possibilità di pensare ad un nuovo investimento strutturale sanitario che si caratterizzi per innovazione e modernità, anche sul piano della sostenibilità ambientale; il definitivo e radicale superamento delle barriere architettoniche “naturali” che rendono il Bufalini un presidio non adeguato alle esigenze antisismiche attuali, superato e non sufficientemente accessibile e funzionale per i cittadini e gli operatori sanitari” continua il sindaco.

“Tenuto conto di queste esigenze, l'area urbanistica utile alla realizzazione del nuovo ospedale Bufalini (che dovrà essere individuata dal Consiglio comunale), dovrà avere le seguenti caratteristiche: essere collocata su di un terreno pianeggiante e ben servito dalle principali arterie di traffico, quali l'autostrada A14, la superstrada E45/E55 e la Secante; essere dotata di un buon collegamento con la rete viaria cittadina e con la stazione Ferroviaria; garantire la vicinanza con l'aggregato urbano della città, in modo da non richiedere costosi collegamenti infrastrutturali. Per questo, tra i temi da affrontare con decisione e capacità innovativa, restano ancora in campo quelli connessi con la viabilità e con un nuovo sistema di trasporto pubblico al servizio dell’ospedale”.

“Quanto al finanziamento dell’opera, le parole recenti del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e dell’Assessore regionale alla sanità Sergio Venturi – oltre che l’inserimento del tema “futuro del Bufalini” all’interno delle Linee d’indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera dell’Azienda Usl Romagna – non possono che rassicurarci relativamente alle prospettive di quello che è divenuto ormai non più solo un progetto strategico per la nostra comunità. A noi, in sintesi, toccherà di individuare l’area per il nuovo presidio ospedaliero, di “validarla urbanisticamente”, di partecipare da protagonisti alla progettazione delle attività sanitarie destinate al nostro nosocomio, ma non di finanziare l’ospedale che, come ormai tutti hanno capito, sarà una delle tessere fondamentali dell’organizzazione sanitaria romagnola”.

“Dal 12 agosto saremo quindi anche formalmente in marcia verso il nuovo ospedale di Cesena e sarebbe bello che il primo tassello del percorso amministrativo – quello di validazione urbanistica dell’area individuata – avvenisse entro al fine del 2016, in modo da poter rispettare le sollecitazioni a far presto, giunte a più voci negli ultimi mesi. La buona sanità, il bene più prezioso per ognuno di noi, merita che la nostra città sappia caratterizzarsi per la capacità di far bene e rapidamente” conclude il sindaco.

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