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Cronaca Bagno di Romagna

Nuova diga sul Bidente, da Santa Sofia il no a Bagno: "Dà l'ok solo perché lontano dai suoi paesi"

"Credo non ci voglia molto a capire che per soddisfare la sete della Romagna il fiume Bidente “ha già dato molto”. Continuare a prelevare acqua dal Bidente mi sembra sarebbe un accanimento”

Un nuovo invaso nell'alveo del Bidente per dare una risposta alla sete di acqua della Romagna? Il dibattito aperto dal convegno di Romagna Acque di martedì scorso, in cui è intervenuto anche il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini, vede ora l'intervento dell'ex sindaco di Santa Sofia ed ex presidente del Parco nazionale Enzo Valbonesi. Da cui arriva una voce critica: "Credo non ci voglia molto a capire che per soddisfare la sete della Romagna il fiume Bidente “ha già dato molto”. Continuare a prelevare acqua dal Bidente mi sembra sarebbe un accanimento”, spiega. Lo dice da sostenitore della diga di Ridracoli negli anni '80, nonostante le contrarietà dell'epioca dei suoi concittadini. E attacca il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini che si è detto favorevole ad un possibile nuovo invaso nel Bidente, che ricade nel suo comune, ma è ben lontano dai centri abitati di San Piero e Bagno di Romagna, lasciando gli effetti negativi della scelta su Santa Sofia.

Così Valbonesi: "Sembra di capire che Romagna Acque stia per prevedere la realizzazione di nuova captazione idrica ,addirittura un nuovo Invaso, lungo il ramo del Bidente di Strabatenza allo scopo di  potenziare l'acquedotto della Romagna. Il ramo del Bidente di Strabatenza è infatti, fino ad ora, l’unico corso d’acqua del bacino del fiume Bidente che non è stato oggetto di prelievo. Sul fatto che per soddisfare i fabbisogni idropotabili futuri sia necessario innanzitutto prevedere altri prelievi dai fiumi del nostro Appennino occorrerebbe discutere a fondo, coinvolgendo soprattutto le popolazioni che risiedono in quei territori.
Su questi argomenti ci sono molte scuole di pensiero scientifico circa le modalità per fare fronte alla sempre maggiore carenza d’acqua. Per ora ne abbiamo sentita solo una, quella scelta da Romagna Acque, chiaramente pro dighe. Si può puntare infatti al risparmio, al risanamento delle reti di distribuzione, alla separazione delle acque nere da quelle bianche ecc. Nel caso dell’Acquedotto della Romagna bisognerebbe operare sempre meglio sui versanti del suo bacino per ridurre al massimo gli apporti solidi nell’invaso e allungarne così la durata".  

"Credo che il dibattito, per ora solo agli inizi, debba venire alla luce del sole e permettere un confronto molto serio e scientificamente qualificato. Un dibattito che metta al primo posto il fiume come un corpo biologicamente vivo e non come una sorta di tubo che porta solo acqua al mare. Io personalmente, come amministratore comunale di S.Sofia negli anni '70 e '80, mi sono adoperato perché l’invaso venisse costruito anche fronteggiando la contrarietà di una parte numerosa della popolazione di S.Sofia e non solo . Ritengo quindi di avere sufficienti titoli per potere parlare oggi e per manifestare le mie notevoli perplessità circa il fatto che quella di un nuovo invaso nel Bidente sia l’unica soluzione possibile".

Ed ancora Valbonesi: "Di dubbi invece ne ha pochi il Sindaco di Bagno, sul cui territorio comunale dovrebbe ricadere la costruzione del nuovo invaso, che ha dichiarato il suo pieno accordo alla nuova opera. Basterebbe guardare la carta geografica per capire le ragioni di tanta convinzione . Infatti il Bidente attraversa il paese di S.Sofia e non quello di S.Piero in Bagno. Anzi il Sindaco aggiunge che un invaso a monte di Bagno di Romagna, che anche lui aveva ipotizzato , è stato scartato perché avrebbe creato qualche interferenza con le acque termali. Della serie: fate pure un nuovo invaso ma lontano dai centri urbani del mio comune".
 

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