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Cronaca

Nuova sede della Provincia a Cesena, polemica infuocata

Giovedì mattina si terrà il taglio del nastro per mano del presidente Bulbi, ma non mancano gli attacchi, che arrivano dai Verdi e che parlano di sprechi. Bulbi: "Nessuno spreco, anzi risparmi"

E' polemica sull'apertura della nuova sede della Provincia a Cesena, in viale Bovio, ex sede di Confartigianato, che raccoglie in un unico stabile tre precedenti sedi in affitto dell'ente provinciale. Giovedì mattina si terrà il taglio del nastro per mano del presidente Bulbi, ma non mancano gli attacchi, che arrivano dai Verdi.

I VERDI: ALTRI SPRECHI. Per i Verdi la “notizia , davvero scandalosa, pare sfuggita a molti e i Verdi intendono richiamare l’attenzione dei cittadini sulla vergognosa operazione compiuta da Bulbi e compagnia in questi giorni. Mentre si chiedono sacrifici a tutti, si alzano le tasse, si tagliano servizi, si fa pagare una IMU altissima, si pesca pesantemente nelle tasche dei cittadini l’esponente della ex Margherita a capo di uno di quegli enti, la Provincia, di cui tutti invocano la chiusura, ha pensato bene di comprarsi una nuova sede a  Cesena”.

Pronta la replica di Bulbi: “Si tratta di un acquisto effettuato ben prima di qualsiasi dibattito sullo scioglimento delle Province e nella legislatura del precedente Presidente Piero Gallina, vale a dire nel 2004. La sede di viale Bovio 425 doveva essere lasciata libera dalla Confartigianato - che l’ha ceduta alla Provincia – nel 2006. Purtroppo l’immobile ci è stato consegnato solo il 31 dicembre 2011, acausa dei ritardi burocratici nella realizzazione della nuova sede in cui a sua volta si sarebbe dovuta trasferire la Confartigianato di Cesena. Ogni giorno di ritardo ha comportato che la  Confartigianato pagasse alla Provincia una penale di 400 euro – 12.000 euro al mese circa –, penale regolarmente pagata fino alla fine del 2011. La Provincia quindi non ha perso un euro a causa del ritardo.

BULBI: SPRECHI? NO RISPARMI. Anzi, nella sua risposta Bulbi evidenzia che la Provincia risparmierà: “l’acquisto di un immobile va ad incrementare il patrimonio dell’ente. Entrando  in una sua sede di proprietà, inoltre, la Provincia di Forlì-Cesena risparmia in totale 125.300 euro all’anno per gli affitti che già pagava per i suoi spazi a Cesena (91.300 euro annuali di affitto della ex sede di corso Sozzi 26, 24.000 euro di affitto della ex sede di sobborgo Comandini 87 e 11.000 euro della sede di via Pisacane delle GEV). L’operazione, quindi, comporta risparmi e razionalizzazioni per l’Ente e nessuna nuova spesa”.


I VERDI: INUTILI DUPLICATI. E ancora i Verdi: “Da anni i Verdi accusano la Provincia di sperperare denaro e risorse per la duplicazioni delle sedi, per il dualismo voluto a tutti i costi dopo il fallimento del tentativo di avere anche la provincia di Cesena : doppio nome, due sedi, moltiplicazione degli uffici, assessorati spartiti col bilancino mentre tutti tacciono, a cominciare dai partiti di maggioranza per finire a quelli di opposizione, evidentemente contenti di tanto spreco. Se tanto ci da tanto ci chiediamo quando, sul modello uffici del Governo a Monza, il presidente Bulbi ci proporrà, con la scusa di dover essere più vicino al territorio, una sede di rappresentanza anche a Roncofreddo?”

BULBI: NESSUN DUPLICATO Anche qui la replica di Bulbi: “Non si tratta di alcuna duplicazione di uffici, ma semplicemente il trasloco fisico di uffici decentrati già presenti a Cesena da anni (viabilità, pianificazione territoriale e agricoltura soprattutto). La sede, inoltre, a differenza di quelle precedenti, ha una sala riunioni che permette di organizzare eventi pubblici, di illustrazione delle politiche dell’ente, ma non è previsto – a differenza di quanto affermato – alcun trasferimento di assessorati. Ci saranno solo degli spazi in cui il Presidente e gli Assessori, su appuntamento, potranno ricevere il pubblico del comprensorio cesenate, senza costringerlo a recarsi a Forlì. La nuova sede, inoltre, fornisce servizi anche a soggetti esterni: la Direzione Provinciale del Lavoro (ufficio ministeriale), che trova adeguati spazi per le udienze di conciliazione e i volontari (circa 45) delle Guardie Ecologiche Volontarie, un presidio per la difesa dell’ambiente”.

Quindi la dura chiosa del Presidente della Provincia: “Varrebbe la pena di non rispondere all’ennesimo sconclusionato attacco dei Verdi, se non altro perché sufficienti risposte le hanno già date in passato gli elettori, lasciandoli ripetutamente fuori dai Consigli di tutti gli enti locali del territorio e dal Parlamento. Prendo atto che per l’ennesima volta la Federazione dei Verdi di Forlì-Cesena fa della disinformazione il suo pane quotidiano e pertanto mi trovo mio malgrado a dover smentire le loro bugie”.

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