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Cronaca Sogliano al Rubicone

E' in arrivo un'altra discarica, e il comitato insorge: "Altrove le chiudono, da noi le aprono. E' la quarta"

"E' in arrivo la quarta discarica nella Valle dell’Uso". A protestare con una certa veemenza è il comitato 'Viviamo la Valle Uso' che espone tutta una serie di rimostranze. "Solo la Provincia di Rimini si è opposta"

"E' in arrivo la quarta discarica nella Valle dell’Uso". A protestare con una certa veemenza è il comitato 'Viviamo la Valle Uso' che segue da vicino la vicenda ed espone tutta una serie di rimostranze attraverso una nota. "A Ginestreto di Sogliano - si legge - sta per nascere la G3 dopo G1, G2 e G4, quest’ultima aperta solo quattro anni fa. Questa volta però non si sono risparmiati: è di 6 milioni di metri cubi, poco meno delle altre tre messe insieme, per un totale di circa 13 milioni di metri cubi Le discariche sono inquinanti e pericolose fino a 40-50 anni dopo il riempimento. Per questo le chiudono ma da noi le aprono", la protesta.

La posizione del Comune di Sogliano

Secondo quanto dettaglia il comitato: "La G3, come G4, è per i rifiuti cosiddetti speciali non pericolosi che potranno arrivare da qualsiasi regione d’Italia. I numeri sono colossali: vista la precarietà del posto saranno scavati un milione e mezzo metri cubi di terra che saranno trasportati per la maggior parte in una vecchia cava verso la sorgente del fiume Uso. Ci vorranno 3 anni con un fitto via vai giornaliero di camion lungo la Provinciale Uso. Per scavare e allestire la G3 si spenderanno più di 41 milioni di euro".

"Fulminei i tempi di approvazione - viene sottolineato - al punto che i soglianesi stessi, interpellati qua e là tra i presumibili portatori d’interessi, ne sanno poco o nulla (saranno delucidati il 9 maggio al Teatro Turroni) e nell’unico mese consentito per presentarle, è pervenuta una sola osservazione. Per non dire delle pubbliche rimostranze: al momento solo quella del Presidente della Provincia di Rimini". 

"Scrivono i progettisti che con la quarta discarica non cambierà nulla rispetto alla terza, di cui è quasi una copia, salvo le dimensioni quasi il quadruplo. Dicono che le discariche soglianesi non sono nocive, gli impianti sono sicuri. Che dopo più di 30 anni non sia stato effettuato nessun screening sanitario mirato e circoscritto agli abitanti vicini e più esposti è un fastidio inutile: i modelli matematici dei progettisti ci rassicurano", la conclusione.

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