Nonna russa in fuga da Kiev, 2 giorni di viaggio a 97 anni e con problemi alla vista. Poi l'abbraccio con nipote e cognato
E' la storia di Vera, nonna di Natalia, moglie di Maurizio Paganelli, imprenditore di Cesena nel settore delle sale cinematografiche e produttore del film autobiografico "Est. Dittatura last minute"
Ci vuole un coraggio da leone o un'immensa disperazione per decidere di scappare da Kiev a 97 anni suonati, affrontando due giorni di durissimo viaggio tra cui 12 ore di bloccco alla frontiera con la Polonia. E' la storia di Vera, nonna di Natalia, moglie di Maurizio Paganelli, imprenditore di Cesena nel settore delle sale cinematografiche e produttore del film autobiografico "Est. Dittatura last minute". Vera, è originaria di Leningrado, quindi, russa, ma da moltissimi anni vive in una zona periferica di Kiev.
Pur avendo problemi seri alla vista non ha mai rinunciato a venire a Cesena a trovare la nipote e il cognato. Solitamente era Natalia che partiva dalla Romagna con la macchina per andare a Kiev a prenderla e poi, dopo due o tre mesi trascorsi in riviera, la riportava indietro. "E' stata qui anche lo scorso Natale - spiega Maurizio Paganelli - Da quando è iniziata la guerra ci siamo tenuti in contatto quotidiano, poi alcuni giorni fa ci ha telefonato dicendoci che i russi avevano già raggiunto alcune zone periferiche di Kiev. La gente era obbligata a restare per lo più nascosta ma lei, ugualmente, voleva provare a scappare. E' una donna tostissima, ha fatto la resistenza di Leningrado contro i tedeschi, non ha paura di nulla. E così ha trovato un amico che l'ha portata con l'auto alla stazione e lì, dopo aver aspettato 5 o 6 ore è salita insieme a lui sul treno per Leopoli. Ha fatto 12 ore di viaggio, senza mangiare e al freddo. Una volta arrivata a Leopoli, l'amico ha dovuto lasciarla perché gli uomini non possono uscire dall'Ucraina e ha trovato una donna con un bambino che l'accompagnasse col bus in Polonia. Altre 12 ore di pullman e poi è arrivata dove l'aspettavamo noi. Rivederla è stata un'emozione fortissima. La prima cosa che mi ha detto è che non capisce proprio perché i russi, il suo popolo, hanno iniziato a bombardare gli ucraini. Sentendosi russa nel cuore e nell'anima, ma abitando da moltissimo tempo in Ucraina, non riesce proprio a trovar pace o ragioni accettabili".
In queste ore Maurizio Paganelli, insieme alla moglie e alla suocera, stanno viaggiando verso Francoforte per incontrare alcune amiche d'infanzia della moglie e poi punteranno verso Cesena dove nonna Vera, finalmente, potrà trovare un po' di serenità.