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Cronaca

Le città in cui si vive meglio in Italia: Forlì-Cesena è la regina della Romagna

Nella graduatoria stilata dal quotidiano ItaliaOggi Forlì-Cesena si piazza al 21esimo posto su 107 province

Non sarà Trento ma la provinvia di Forlì-Cesena si difende molto bene nella classifica della qualità della vita stilata dal quotidiano ItaliaOggi in collaborazione con l'università La Sapienza e Cattolica assicurazioni.  Il tradizionale studio di fine anno si è rifatto il look, per rimanere al passo con i cambiamenti economici e sociali e per individuare nuove chiavi di lettura sulla qualità della vita non solo in termini di contrapposizione Nord-Sud, ma anche di analisi "trasversale" dei fenomeni che interessano le grandi e piccole province italiane, molto diverse fra loro. Nell’edizione 2019, sono state incluse informazioni statistiche più dettagliate sul tenore di vita; la dimensione servizi finanziari e scolastici è stata sostituita da quella "istruzione, formazione e capitale umano»; sono stati individuati nuovi "cluster" di analisi che hanno dato vita a cinque raggruppamenti di province omogenei in cui è possibile riscontrare caratteristiche simili.

Su 107 province Forlì-Cesena ottiene un ottimo 21esimo posto subito dietro Parma, guadagnando ben otto posizioni. Lontane le altre romagnole: Ravenna è 57esima, Rimini è 60esima, in calo di tre gradini. Una graduatoria che tiene conto di tanti aspetti, tra cui il lavoro, l'ambiente, l'istruzione, il tempo libero e il turismo. Scorrendo i vari settori, nell'area affari e lavoro la nostra provincia è 11esima (14esima per tasso di occupazione). Forlì-Cesena è 11esima anche nella classifica della sicurezza sociale e personale (13esima nella classifica per morti e feriti a causa di incidenti stradali. E' invece 101esima nella graduatoria degli infortuni sul lavoro, 55esima in quella dei morti per tumore, 62esima per reati a sfondo sessuale. Per quanto riguarda invece il tasso di disoccupazione giovanile (15-21 anni) è 14esima. Nella classifica dei reati la provincia è 76esima, 78esima per i reati contro il patrimonio. Forlì-Cesena è 43esima per i reati connessi al traffico di droga, 86esima per scippi e borseggi, 26esima per furti d'auto, 91esima per furti in appartamento, 75esima per rapine in banca e negli uffici postali, 27esima per truffe e frodi informatiche.

Nella classifica del tempo libero che vede Rimini seconda, Forlì-Cesena è 25esima, 31esima per strutture dedicate al turismo, 17esima per sturtture dedicate al tempo libero, 24esima per agriturismi e 14esima per alberghi. Mentre è 37esima per ristoranti e 38esima per bar e caffetterie, 20esima per associazioni ricreative e culturali, 51esima per librerie. Capitolo ambiente: Forlì-Cesena è 35esima, 43esima per concentrazione media annua di Pm10, 102esima per raccolta di rifiuti urbani, 28esima per densità di piste ciclabili e 56esima per disponibilità di aree pedonali, 71esima per densità di verde urbano e 40esima per raccolta differenziata. Nella classifica istruzione e formazione Forlì-Cesena è 26esima (26esima per partecipazione alla scuola dell'infanzia e 31esima per persone laureate. Infine per quanto riguarda il sistema salute è 66esima, per sottodimensione posti letto è 56esima, 83esima per sottodimensione apparecchiature diagnostiche, 61esima per posti letto in ostetricia e ginecologia, 82esima per posti letto in cardiologia, mentre è 30esima per posti letto nei reparti di oncologia.

Trento è la regina in Italia della qualità della vita, Agrigento ottiene la maglia nera. Una graduatoria che fotografa il drammatico divario tra Nord e Sud. Tra le prime dieci ci sono dopo Trento, Pordenone, Sondrio, Verbano-Cusio-Ossola, Belluno, Aosta, Treviso, Cuneo, Udine e Bolzano. Per trovare la prima città meridionale bisogna scorrere fino al 69esimo posto di Potenza.  Nel 2019 la qualità della vita in Italia è complessivamente migliorata. Oggi sono 65 su 107 le province italiane in cui la qualità di vita è buona o accettabile: un dato che risulta il migliore degli ultimi cinque anni. Tra le grandi città notevoli i balzi di Milano che passa dal 55esimo al 29esimo posto e Bologna che dal 43esimo passa al 13esimo.  A proposito, la Consigliera Lia Montalti dichiara: "Ho sempre creduto nella mia Cesena e nella mia provincia. Le nostre zone hanno un potenziale immenso e la prima risorsa del territorio sono i suoi abitanti: siamo lavoratori determinati, e possiamo fare qualsiasi cosa. Per questo, continueremo a lavorare per dare modo ad ognuno di raggiungere i propri obiettivi e realizzarsi".

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