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Cronaca

Nomadi all'Ex Zuccherificio, la replica del Pd: "e' una famiglia rom monitorata dai servizi sociali"

Lo sostiene Andrea Pullini capogruppo del Pd in Consiglio comunale. La risposta arriva dopo la pesante analisi sul campo del gruppo politico Cesena Siamo Noi, che ha conteggiato circa una ventina di nomadi concentrati nell'area Ex Zuccherificio

Il Comune non sta con le mani in mano di fronte al problema dei senza fissa dimora. Lo sostiene Andrea Pullini capogruppo del Pd in Consiglio comunale. La risposta arriva dopo la pesante analisi sul campo del gruppo politico Cesena Siamo Noi, che ha conteggiato circa una ventina di nomadi concentrati nell’area Ex Zuccherificio, spesso nascosti a dormire nei parcheggi sotterranei o sotto i portici.

Una presenza che segnala un degrado non più sopportabile per i residenti, dato che si tratta di fatto di un campo nomadi non dichiarato ma nei fatti, con tutto il suo contorno di degrado, furti ed esasperazione di chi ha un’attività in loco. Pullini ricorda che “per i senza tetto è stato aperto il centro comunale di accoglienza notturna, un dormitorio, all'ex Roverella, gestito dall'ASP, il cui accesso è garantito da un pass che viene consegnato alla mensa Caritas a mezzogiorno. Il 2015 è stato il primo anno di apertura su 365 giorni: le persone a volte sono state 83 (122 se consideriamo l'inverno 2014/2015). Ricordo che il centro ha normalmente 24 letti, 20 per gli uomini e 4 per le donne”.

Sempre Pullini: “Va detto che l'apertura del centro, purtroppo, non ha risolto definitivamente il problema di chi vive in strada, perché c'è ancora qualcuno (e il numero da questo punto di vista è molto variabile) che per ragioni personali (dipendenza, ritrosia, scelta di vita), continua a preferire la strada. Lo scorso 8 febbraio è stato attivato il primo centro sociale diurno per persone senza fissa dimora. Il centro è ubicato nei pressi della stazione ferroviaria ed è già molto frequentato (circa venti persone al giorno fra uomini e donne). Si tratta di uno spazio caldo, utile soprattutto durante la stagione fredda e in caso qualcuno sia influenzato. Utile, crediamo, ad evitare che altri spazi pubblici dedicati ad attività specifiche, come lo studio, siano utilizzati in maniera impropria da chi non ha ripari alternativi (vedi Biblioteca Malatestiana, ecc.)”.

“All'inizio del 2015 è partita l'unità di strada "via delle stelle", composta da 7 operatori di strada da 20 volontari, attiva la sera/notte per monitorare chi vive in strada e per portare cibo, coperte e conforto. È attiva tutto l'anno con una incidenza di uscite maggiori durante l'inverno. L'unità di strada nel 2015 ha contattato complessivamente 73 persone senza fissa dimora (non tutte residenti e non tutte stabili in città) e ha realizzato 78 interventi, distribuendo 715 pasti e 17 pacchi con coperte e 39 con indumenti”.

Diverso è il caso dell’Ex Zuccherificio: “Tornando all'area ex zuccherificio, il problema dei bivacchi è da riferire sostanzialmente alla famiglia ROM (13 componenti circa) con i quali vi è un continuo monitoraggio da parte di servizi sociali e Polizia Municipale nella ricerca di circoscrivere la situazione e portarla a soluzione. Proprio per questo caso vi è una legge regionale recentissima che attribuisce ai comuni fondi per assicurare ai ROM soluzioni abitative, che ora dovrà essere valutata con attenzione cercando un percorso di massima condivisione politica e sociale”.

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