Nessun accordo sul contratto integrativo, scatta lo stato di agitazione all'iper

Non è stato raggiunto un accordo tra l’Iper Montebello, il supermercato del centro commerciale di Savignano Mare, e le organizzazioni sindacali, Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, riguardo al rinnovo del contratto integrativo. L’azienda ha dichiarato di non voler riconoscere la parte economica del contratto integrativo e neppure la possibilità di introdurre una forma di salario variabile, nonostante l’andamento del fatturato sia in linea con le cifre pre pandemia. 

L’attuale situazione ha portato i sindacati, unitamente alle RSU, ai lavoratori e alle lavoratrici della sede di Savignano sul Rubicone, a proclamare lo stato di agitazione per tutelare i diritti economici e la dignità dei lavoratori dell’Iper Montebello, "che, come se non bastasse, in questo periodo hanno visto un netto peggioramento delle condizioni di conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro", protestano i sindacalisti Gianluca Gregori (Filcams Cgil), Michele Dall’Ara (Fisascat Cisl) e Maurizio Milandri (Uiltucs Uil). 

"Gli sforzi dei dipendenti per far fronte alle continue richieste organizzative aziendali devono essere riconosciuti a livello economico. Lavoratici, lavoratori del punto vendita, unitamente alle RSU ed allesigle sindacali proclamano lo stato di agitazione ribadendo la richiesta di proroga del contratto integrativo aziendale nella sua completezza, ribadendo che ciò non comporterebbe alcun rischio aziendale e ricordando che i/le dipendenti finora hanno sempre dimostrato disponibilità e attenzione al buon andamento aziendale. In caso di mancato accoglimento della richiesta da parte dell’Azienda continueremo con tutte le iniziative necessarie per tutelare la dignità di lavoratrici e lavoratori, e garantire un contratto integrativo degno di questo nome", conclude la nota.