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Cronaca Borello

Nella frazione è 'morta' l'ultima edicola, il Comune cerca un nuovo edicolante: "Chioschi in crisi, ma restano fondamentali per gli anziani"

“La chiusura di questa edicola che da anni rappresentava un saldo punto di riferimento della comunità – commenta l’Assessore allo Sviluppo economico Luca Ferrini – ci mette di fronte a una realtà che riguarda tutte le città d’Italia e che segna una vera e propria crisi del settore"

Con la chiusura dell’ultima attività di vendita di giornali e riviste esistente, a partire dal 31 dicembre 2021 a Borello non ci sono più edicole. Una mancanza non del tutto accettata dal Quartiere che, su impulso dei cittadini e sostenuto dall’Amministrazione comunale, cerca un nuovo edicolante che acquisisca tale azienda garantendo alla comunità di Borello, e delle frazioni limitrofe, un servizio importante e di comunità. Nel frattempo, così come stabilito dalla legge che prevede la vendita generale di quotidiani e periodici, insieme ad altre tipologie di esercizi commerciali, da parte di alcune attività commerciali, il Comune esorta i titolari degli esercizi operanti nel Quartiere Borello ad intraprendere l’attività di vendita di stampa quotidiana e periodica, anche al fine di soddisfare le esigenze degli abitanti restituendo un importante servizio, che ha anche implicazioni non trascurabili di aggregazione e socialità.

“La chiusura di questa edicola che da anni rappresentava un saldo punto di riferimento della comunità – commenta l’Assessore allo Sviluppo economico Luca Ferrini – ci mette di fronte a una realtà che riguarda tutte le città d’Italia e che segna una vera e propria crisi del settore su scala nazionale. In passato le edicole erano finestre che si aprivano sulla quotidianità dei cittadini, l’edicolante era un amico e un concittadino fidato. Oggi invece i chioschi che vendono giornali sono in crisi anche a causa di una minore richiesta di quotidiani da parte dei cittadini, a favore di una fruizione dei contenuti digitali, e perché sostenere i costi è diventato difficile. Va segnalato tuttavia che una fascia della popolazione, penso alle persone più anziane, si serve quotidianamente di questo servizio di vendita. Per questa ragione, condividendo l’apprensione del Consiglio di Quartiere di Borello rispetto alla mancanza di un tale presidio classificato tra le attività essenziali, e auspicando una prossima riapertura di un’edicola sul territorio, ci rivolgiamo a tutte quelle attività commerciali autorizzate a vendere anche quotidiani e periodici chiedendo loro di intraprendere l’attività di vendita di stampa quotidiana e periodica, servizio fondamentale per la comunità”.

Le attività commerciali che possono vendere giornali e periodici sono le rivendite di generi di monopolio (sali e tabacchi), i distributori di carburanti, i bar, gli esercizi adibiti prevalentemente alla vendita di libri e prodotti equiparati (le cartolibrerie), e i supermercati. Coloro che sono interessati ad intraprendere l’attività, sono invitati a comunicarlo a questa Amministrazione entro il 31 dicembre prossimo inviando una PEC all’indirizzo suap@pec.unionevallesavio.it. Trascorsa tale tempistica, nel caso non fosse pervenuta alcuna comunicazione a riguardo, l’Amministrazione si riserverà di definire ogni altra soluzione possibile oltre quanto previsto dalla normativa.

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