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Cronaca

Nel forno di famiglia si sono avvicendate quattro generazioni, addio allo storico panettiere

E’ morto a 83 anni Gilberto Sbrighi, panificatore cesenate sempre affiancato dalla moglie Franca Macari, protagonista di una stirpe fondata dal padre Guerino

E’ morto a 83 anni Gilberto Sbrighi, panificatore cesenate sempre affiancato dalla moglie Franca Macari, protagonista di una stirpe fondata dal padre Guerino, che fu fornaio anche durante la deportazione nel campo di concentramento in Germania durante la guerra, e proseguita insieme a lui dal figlio Gianni e dai nipoti Mattia e Andreja. Un forno storico quello degli Sbrighi, situato in via Ariosto alla Fiorita dal 1956, in cui si sono avvicendate quattro generazioni. Gli altri figli sono Grazia e  Paolo. Il funerale si terrà nella parrocchia di San Pietro, domani giovedì 28 ottobre alle 15, con partenza dall’ospedale Bufalini alle 14.30.

“Il babbo era al forno a fare il pane grattugiato sino a due settimane fa - dice il figlio Gianni -. Siamo contenti che fino all’ultimo sia
stato presente in quella che per tutta la vita è stata la sua seconda casa ed abbia avuto l’opportunità di coccolare il pane, suo grande amore”.

Gilberto Sbrighi è stato membro del Gruppo di Presidenza Confartigianato di Cesena ed è stato presidente della associazione panificatore nazionale, regionale e territoriale di Confartigianato, uno straordinario punto di riferimento per la categoria; ed è stato inoltrei uno degli alimentatori del sindacato Anap artigiani pensionati. “Gilberto- rimarca il Gruppo di Presidenza Confartigianato - è stato un grande  panificatore che ha messo al servizio della città la sua arte e la sua dedizione conferendo valore artigiano a un mestiere nobile tramandato di generazione in generazione dentro la sua famiglia. Il suo attaccamento alla associazione è stato fortissimo, con un senso profondo dell’appartenenza e della reciprocità. Ha rivestito cariche di primo piano innervando Confartigianato con intuizioni che hanno favorito la crescita e l’innovazione della rappresentanza d’impresa. Ha sempre incoraggiato gli altri imprenditori artigiani a coinvolgersi nella vita associativa dando l’esempio. Gilberto è stata una bella persona: onesta,
gioviale, mite e generosa, che ha messo i suoi talenti a servizio della comunità. Un maestro in tutti i campi”.

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