Dagli esperti arriva il colpo di scena, non è una pantera: il mosaico cambierà nome
Il mosaico della pantera dovrà cambiare nome, perchè in realtà ad essere raffigurato è un orso
Ormai è chiaro che non è più una pantera quella rappresentata nel mosaico rinvenuto durante gli scavi di Hera in via Strinati. Chiamato il mosaico della pantera, dovrà cambiare nome e chiamarsi "Mosaico dell'orso". Sì, perché di orso si tratta. L'animale che è rappresentato nella realizzazione artistica musica utilizzata dagli antichi romani (il periodo va dal IV al V secolo avanti Cristo) come pavimento di una stanza è un orso che rincorre un toro. Del toro si vede solo la coda lunga e le zampe diverse da quelle dell'orso.
La restaurazione è avvenuta grazie al lavoro di Cristina Leoni e Silvia Arlotti, restauratrici di Phoenix Archeologia di Bologna ed è stata fatta mantenendo la reale vicinanza a com'era il pavimento allora, con avvallamenti e piccole increspature.
Appuntamento per gli appassionati: il prezioso mosaico in vetrina
E' stata custodita ed esposta anche una porzione di terreno estratto da via Strinati per dimostrare, concretamente, come venivano fatti i mosaici a pavimento. Questa porzione, sottosopra, fa vedere il materiale di riuso (i laterizi vari, pezzi di coccio e altri scarti) usato per fare da base, poi uno strato di malta (ai giorni d'oggi sarebbe chiamato massetto di posa) e in basso, da ultimo, le tessere del mosaico.