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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Cesenatico

Un improvviso malore: si è spento l'imprenditore alberghiero Antonio Batani

Terzo di sei fratelli si era trasferito a Cervia nel 1950 e da lì, pochi anni dopo, ha preso inizio una folgorante ascesa che lo ha portato ad essere titolare di ben dodici alberghi.

Un improvviso malore martedì pomeriggio ha stroncato la vita ad Antonio Batani, titolare della catena alberghiera Batani Select Hotels. Il noto imprenditore romagnolo era intento al suo lavoro nell'ufficio dell'albergo che è sempre stato il sogno della vita, il Grand Hotel Rimini, quando si è sentito male e a nulla, purtroppo, sono valsi gli interventi immediati. Batani, Tonino per tutti, era nato a Bagno di Romagna nel 1936. Terzo di sei fratelli si era trasferito a Cervia nel 1950 e da lì, pochi anni dopo, ha preso inizio una folgorante ascesa che lo ha portato ad essere titolare di ben dodici alberghi. A dare il triste annuncio sono stati la moglie, i figli ed i nipoti. 

LA STORIA - L'imprenditore aveva iniziato la sua carriera ad appena 14 anni come cameriere in un albergo di Saint Moritz per poi tornare in Italia, a 21 anni, ed affittare la sua prima struttura alberghiera: la pensione Delia. Negli anni del boom economico, dopo il matrimonio nel 1967 con la forlivese Luciana Perugini, ha acquistato un terreno a Pinarella dove è sorta la Pensione Batani. La struttura, però, non è in una posizione in primo piano e Batani non è soddisfatto. Per i suoi clienti, lui vuole il lungomare e la vista dell’Adriatico.

Un’ossessione che lo ha perseguitato finchè non ha preso la decisione di vendere la pensione e comprare l’Hotel Universal, cinquanta stanze, in Viale Grazia Deledda. Ha acquistato l’hotel a fianco, il Beau Rivage, comprando due pensioni, Niagara e Barbara, che stanno alle spalle degli alberghi, quindi ha raso al suolo i quattro stabili e ne ha costruito uno solo, elegante, modernissimo, con tutti i comfort: il quattro stelle Hotel Universal, con 120 stanze.

In realtà è stato questo il vero inizio dell’attività imprenditoriale di Batani nel settore turistico. Preso in gestione l’Hotel Diplomatic, la località di suo interesse e che costituisce l’oggetto del desiderio è stato Milano Marittima. Si è accorto, infatti, che nella località cervese un albergo di pari categoria all’Universal spunta prezzi più alti. Stesso mare, stesso comune, una distanza di poche centinaia di metri, ma differenze abissali tra le due località, divise dal porto canale. E’ stato il primo grande passo, prendendo in affitto nel 1983 l’Hotel Gallia, un quattro stelle da 120 camere (lo acquisterà, poi, 16 anni dopo).

Nel 1968 è nato Gianni, poi Cristina nel 1972 e Paola nel 1978, tutti impegnati a seguire la strada paterna. Papà Tonino è stato sempre sulla breccia. Nel 1989 di fronte allo sconforto dei suoi colleghi albergatori che, per la presenza della mucillaggine si erano convinti che il mare “non tiri più”, Tonino ha comprato l’Hotel Aurelia, uno degli alberghi più belli della zona: 108 stanze aperto tutto l’anno.

Ha preso in affitto l’Hotel Doge di 86 stanze ed il prestigioso Mare e Pineta, il primo albergo costruito a Milano Marittima, 160 stanze, 10 campi da tennis, spiaggia privata, meta di tutti i vip. A conferma che nel suo dna c’èra il mattone, ha acquistato ad Acquapartita, il paese della madre, 800 metri di altezza nei pressi di Bagno di Romagna, una trentina di ettari di terreno, con molto bosco e addirittura un laghetto. Qui ha costruito, alla fine degli anni ’90, l’Hotel Miramonti, 62 stanze, quattro stelle, aperto nove mesi l’anno.Mancava il tocco di gran classe che si è concretizzata con l’acquisto di un albergo in centro a Milano Marittima.

Immediata la demolizione e la costruzione del Palace Hotel, 130 stanze, nel 2005, all’epoca unico cinque stelle costruito sulla Riviera adriatica negli ultimi 50 anni. Il Palace Hotel aveva piscina, idromassaggio, beauty farm, sale congressi, parcheggio sotterraneo, quanto di meglio si può cercare per funzionalità ed estetica. "D’altra parte - sosteneva Batani - per rimanere al passo con le  richieste di clienti sempre più esigenti, “gli hotel vanno demoliti e costruiti, con i rattoppi si va poco lontano”. L’attività imprenditoriale di Batani, però, non è finita qui. Nel 2006 ha perfezionato l’acquisto, a Cesenatico, della ex Colonia Veronese, un grandioso complesso sul mare a poche decine di metri dal porto canale in posizione strategica. Il progetto edilizio di ristrutturazione, in fase di avanzata elaborazione, prevedeva la realizzazione di un albergo a cinque stelle extralusso, dotato di 80 camere e 20 suite, sala congressi con 500 posti e sale collaterali, un ristorante e una zona fitness-benessere. A tutto ciò si è aggiunto anche la concessione demaniale marittima, su un tratto di spiaggia di 4.500 metri quadrati.

Nel 2007, con l’acquisto del Grand Hotel Rimini, Tonino ha ricevuto lo scettro di  Re degli albergatori della Riviera Romagnola e festeggiato il suo settantunesimo compleanno, con la prossima attivazione della imponente struttura alberghiera a Cesenatico, l’ex Colonia Veronese, un bellissimo complesso sul mare a poche decine di metri dal porto. Dal sindaco di Cervia, Luca Coffari, "le più sentite condoglianze a nome di tutta la città unite ad un sincero ringraziamento per l'impegno imprenditoriale profuso per il nostro turismo e per la città. In consiglio comunale lo abbiamo ricordato con un minuto di silenzio".

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