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Cronaca

Monopattini elettrici, la nuova segnaletica è un rompicapo: ecco come si legge

Monopattini e Segway potrebbero nei prossimi anni rivoluzionare il modo di muoversi in città, ma la normativa è ancora in fase sperimentale

In città sono apparsi nuovi cartelli stradali dedicati alla micromobilità elettrica. Ad onor del vero non brillano per chiarezza e la nuova segnaletica sta suscitando dubbi e dibattiti su diversi gruppi Facebook. Si tratta di regole sperimentali introdotte dal ministero dei Trasporti.

Monopattini e Segway potrebbero nei prossimi anni rivoluzionare il modo di muoversi in città, rispondendo alle esigenze green sempre più pressanti. Ma fa da contro-altare alla diffusione di questi nuovi mezzi una normativa ancora poco chiara, che lascia spazio ad interpretazioni non univoche.

La segnaletica spuntata anche a Cesena è quella prevista dal Decreto 229/2019 del Ministero delle infrastrutture e trasporti con la scritta “Micromobilità elettrica” sopra i cartelli della “zona 30 km/h” e della “pista ciclabile” e le icone che rappresentano monopattini e segway, presenti insieme o singolarmente. Il tutto corredato dalla scritta inferiore “segnaletica sperimentale” .

Cosa introduce il nuovo segnale?

Il nuovo cartello segnala semplicemente che in quella città è possibile la circolazione dei mezzi di micromobilità elettrica (monopattini o segway) sulle strade dov’è previsto il limite dei 30 chilometri orari e sulle piste ciclabili. Va chiarito però che non sempre l'uso di questi nuovi mezzi green è consentito nelle zone 30 e nelle piste ciclabili. Ci potrebbero infatti essere appositi divieti segnalati con cartelli.

Per quanto riguarda invece i monowheel (mono-ruota) e hoverboard possono muoversi soltanto nella aree pedonali, dove accanto al segnale che indica la zona riservata ai pedoni, sono presenti i pannelli integrativi a fondo bianco che riproducono il simbolo dei mezzi ammessi, che può essere uno o tutti e quattro (inclusi monopattini e segway). Da ultimo non è escluso che le singole amministrazioni comunali riservino, con apposita segnaletica, tratti di strada ai nuovi mezzi della micromobilità elettrica.

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Il caso

Circa un mese fa ha fatto molto scalpore a Torino l'episodio di un ragazzo, fermato dalla municipale, e stangato con una multa da 6400 euro. Il giovane nigeriano stava andando a lavoro ma senza patente, a velocità sostenuta e contromano. Il ragazzo era evidentemente ignaro che da qualche tempo il capoluogo piemontese ha introdotto una normativa molto rigida equiparando di fatto i monopattini elettrici a dei ciclomotori, con tanto di obbligo di patente. Una sfilza di multe, che aveva portato ad un'aspra polemica tra il comandante della municipale torinese Emiliano Bezzon e l'assessore alla viabilità Maria Lapietra. Erano arrivate addirittura le dimissioni del comandante, poi ritirate.

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