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Cronaca

Microtelecamera per controllare il custode infedele: assolti tre dirigenti del Comune

I fatti risalgono al 2012, quando attraverso una microtelecamera, fu scoperta la truffa attuata dall'allora custode del cimitero di Ruffio, relativa alla manomissione del marcatempo e relativa contraffazione dell'orario di lavoro

Sono stati prosciolti con formula piena i tre dirigenti del Comune di Cesena rinviati a giudizio nella primavera 2012 per i controlli svolti nella vicenda dell’allora custode del cimitero di Ruffio, arrestato dopo aver manomesso il marcatempo e contraffatto l’orario di lavoro. A pronunciarsi in tal senso, mercoledì mattina, il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Forlì. Non appena ricevuta la notizia, il Sindaco Paolo Lucchi l’ha comunicata ai consiglieri comunali.

Si trattava dei tre dirigenti del Comune Gualtiero Bernabini (Edilizia Pubblica), Silvia Kranz (Ufficio per la prevenzione e la risoluzione delle patologie del rapporto di lavoro) ed Ernesto Grippo (ex comandante della Polizia Municipale). I fatti risalgono al 2012, quando attraverso una microtelecamera, fu scoperta la truffa attuata dall’allora custode del cimitero di Ruffio, relativa alla manomissione del marcatempo e relativa contraffazione dell’orario di lavoro. Truffa che comportò l’arresto da parte dei Carabinieri.

Ai dirigenti comunali sono stati contestati due reati, collegati con l'installazione della telecamera per sorvegliare il dipendente infedele: l’interferenza illecita nella vita privata; l’infrazione della norma dello Statuto dei lavoratori che vieta il controllo a distanza dei lavoratori. L’udienza di mercoledì mattina, era in sede giudicante in quanto è stato chiesto il rito abbreviato. La sentenza emessa ha dato completamente ragione a Bernabini, Grippo e Kranza, prosciolti con formula piena.

Nel dettaglio, per quanto riguarda il primo capo di imputazione, i dirigenti sono stati assolti in quanto il fatto non sussiste; sul secondo capo di imputazione, Bernabini e Kranz sono stati assolti in quanto il fatto non costituisce reato, Grippo assolto per non aver commesso il fatto. Commenta il sindaco Paolo Lucchi: “Questa sentenza conferma la trasparenza del loro operato, specchio fedele della loro coscienziosità nello svolgere il ruolo di dirigente della Pubblica Amministrazione”.

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