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Cronaca

Il sindaco a metà mandato rilancia su 8 nuove priorità, dalla zona pedonale 'cargo free' all'agri-voltaico. "E c'è armonia in maggioranza"

“Ho chiesto ad ogni assessore di alzare l'asticella, di individuare un tema e fare un '+1', uno sforzo in più”, spiega il primo cittadino

Otto problemi della città da affrontare con una marcia in più. Li ha annunciati, per gli ultimi due anni di mandato, il sindaco di Cesena Enzo Lattuca durante una conferenza stampa in cui ha rendicontato la prima metà del suo governo cittadino e fissato ulteriori obiettivi - oltre a quelli già previsti dal programma elettorale - per quello che resta del quinquennio alla guida del Comune. “Ho chiesto ad ogni assessore di alzare l'asticella, di individuare un tema e fare un '+1', uno sforzo in più”, spiega il primo cittadino. Lattuca ha scelto la location dove tre anni fa presentò la sua giunta, Casa Bufalini, per ripartire là dove tutto è iniziato. 

In tre anni ci sono stati molti cambiamenti, il primo è senza dubbio la pandemia e il secondo ne è una conseguenza, il Piano nazionale di ripresa che apporta “finanziamenti non prevedibili a inizio del mandato, che hanno comportato la riorganizzazione della programmazione”, sempre il sindaco. Fare il tagliando al programma di inizio mandato, d'altra parte, sempre con le parole di Lattuca, “trasmette un'idea di una città in cambiamento, in un mondo che cambia in fretta e in fretta bisogna reagire ai nuovi bisogni”. Il bilancio di metà mandato sarà presentato, entro la fine dell'anno, in tutti i quartieri della città, in riunioni congiunte tra tutta la giunta e i consigli di quartiere. “Non apriamo al pubblico perché ci sono molte altre occasioni di contatto quotidiano coi cittadini, che trovano le nostre porte aperte anche quando presentano problemi molto piccoli – spiega Lattuca -. In questo caso riserviamo lo spazio ai consigli dei quartieri”.

VIDEO - Lattuca fa il bilancio dei primi tre anni di governo 

Le 8 nuove priorità della giunta

L'assessore alle Politiche per la persona e le famiglie Carmelina Labruzzo promette quindi maggiore sprint della sua azione amministrativa sul problema della casa: “Con la fine del blocco degli sfratti degli due anni, a causa della pandemia, ora viviamo l'onda d'urto, che affronteremo con ristrutturazioni di alloggi Erp e social housing”. L'assessore all'Ambiente Francesca Lucchi si trova invece in mano il nuovo problema del costo dell'energia, che a livello locale può essere affrontato con “l'agri-voltaico e la creazione di comunità energetiche, con benefici per clima e ambiente”. L'assessore al Bilancio Camillo Acerbi pone la nuova priorità del maggiore controllo di gestione della spesa pubblica, per ottimizzare le risorse a disposizione, mentre per Cristina Mazzoni, assessore all'Urbanistica, la priorità - dopo la messa a terra delle previsioni del nuovo Piano Urbanistico Generale – è la rigenerazione e riqualificazione urbanistica della zona della stazione ferroviaria.

L'assessore alla Cultura Carlo Verona pone l'obiettivo, entro la fine del mandato, di rimettere in funzione le sale cinema dell'ex convento San Biagio, “che non siano in competizione con le sale private, ma che propongano film d'essai, corti e programmazione che resta fuori dal circuito commerciale”. Ed ancora: per l'assessore Luca Ferrini due le priorità in campo: la lotta senza quartiere all'eccesso di velocità, per la sicurezza stradale “con più pattuglie per i controlli”, specifica. E rendere la zona pedonale 'cargo-free', per eliminare la circolazione di mezzi che ancora avviene per la logistica. “Pensiamo ad un sistema di razionalizzazione delle consegne”, aggiunge Ferrini. Conclude il vicesindaco Christian Castorri che pone lo sviluppo del progetto 'Green City' nato quando con la pandemia ci siamo scoperti grandi fruitori dei parchi cittadini, che diventano sempre di più epicentro di attività ricreative e sportive. “Si può partire dal giardino di Serravalle”, conclude Castorri.

“Maggioranza solida”

L'azione amministrativa, per il sindaco, funziona anche grazie all' “armonia che c'è in maggioranza, che non significa che non ci siano distinguo legittimi, ma ci sono in un dibattito in cui ci diciamo le cose con sincerità. Non ci sono crepe e non avere problemi di tenuta di maggioranza significa, come succede invece in altri contesti, non avere la metà dei pensieri portati via da come tenerla assieme”. Lattuca si dice, insomma, “consapevole di avere una barca che non ha falle” e può quindi procedere lungo la sua rotta. Il merito di questo? Anche della scelta iniziale di aver messo in giunta tutte le forze politiche di coalizione. “La giunta agisce anche come comitato politico di maggioranza, in essa ci confrontiamo anche sulle prospettive politiche. A loro volta anche le forze di maggioranza si confrontano bene tra di loro, a prescindere dalla giunta. Da noi non ci sono litigi per la visibilità, per un posto in giunta, non si fanno mozioni di sfiducia nei confronti di un assessore espresso da una forza politica alleata”.

Se procedono i trend nazionali, nei prossimi due anni il centro-sinistra andrà sempre di più a consolidare l'alleanza con il Movimento 5 Stelle, tanto che il tema dell'uniformità con il 'campo largo' del centro-sinistra nazionale si è posto nelle ultime elezioni locali sia a Rimini (dove il M5S è rimasto fuori) e a Ravenna (dove invece è nella maggioranza del sindaco De Pascale). “Ho sempre detto, anche alle ultime elezioni, che il M5S non è il nostro avversario, ma lo era la Lega e forse adesso lo sarebbe Fratelli d'Italia – spiega il sindaco -. Ci sono temi, per esempio la riqualificazione della zona della stazione, su cui il M5S ha posto la priorità. Non abbiamo preclusioni di esplorare una possibile convergenza, le nostre porte sono aperte, ma per queste discussioni ci deve essere sempre la volontà di entrambe le parti”.

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