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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Il messaggio del Vescovo Douglas Regattieri: "Sia la Pasqua delle tre rinascite"

Nel tradizionale messaggio pasquale il Vescovo giudica positivamente: "segni di rinascita come riapertura di negozi, di bar e di luoghi di incontro"

"Dire Pasqua è dire rinascita". Esordisce così il vescovo Douglas Regattieri nel tradizinela messaggio in occasione della Pasqua.
"Per noi la rinascita è ri-accogliere e re-incontrare una Persona - prosegue il Vescovo dell diocesi di Cesena-Sarsina - Cristo, risorto da morte, vivo in mezzo a noi. E in Lui, risorto, risorgono gli uomini e le donne, la creazione e la storia. Tutto in Lui è ormai orientato al bene. Perciò la speranza è una virtù connaturale al cristiano. Un cristiano ‘disperato’ contraddice la sua identità! La speranza è la virtù propria della Pasqua. Non a caso questo evento spirituale e religioso cade sempre nel tempo della fioritura della natura".

Poi il vescovo si sofferma su un particolare che ha notato in città: "Ho letto in questi giorni, sulla stampa locale, che in città ci sono segni di rinascita come riapertura di negozi, di bar e di luoghi di incontro. Ben vengano queste iniziative volte a ridare vita a un certo abbandono che caratterizza alcune nostre piazze; in esse finalmente rifiorisca la vita della città e degli uomini che si incontrano, fanno festa, discutono e programmano. Auspico che la piazza, le nostre piazze, sia come l’ha descritta il Papa quando ci ha fatto visita il 1° ottobre 2017: “La piazza è un luogo emblematico, dove le aspirazioni dei singoli si confrontano con le esigenze, le aspettative e i sogni dell’intera cittadinanza; dove i gruppi particolari prendono coscienza che i loro desideri vanno armonizzati con quelli della collettività”.

"Le nostre belle piazze, spesso vuote e senza vita, devono rianimarsi. Ma non solo le piazze e i luoghi della vita cittadina. Anche e soprattutto i cuori. Per questo auspico che la Pasqua, ormai imminente, registri tre rinascite".

"La prima - spiega il vescovo Duglas -  è la rinascita della fiducia degli uni verso gli altri. Pare essere questa la base di ogni pacifica convivenza civile. La fraternità, che non è solo un appello cristiano, costituisce un’esigenza di una società serena e non può non partire da un atteggiamento di rispetto e di fiducia verso l’altro, mai visto come ‘altro’ o peggio come antagonista o nemico, bensì - per usare un linguaggio a me consueto - quasi come ‘terra sacra’".

"La seconda -prosegue nel messaggio - è la rinascita della voglia di unire, piuttosto che dividere, contrapporsi, estremizzare le proprie posizioni brandendo l’arma della condanna, del pregiudizio impedendo così il dialogo, il civile confronto e la reciproca stima. La terza rinascita è quella che riguarda i valori dello spirito, perché - per citare la Scrittura divina - non di solo pane vive l’uomo. La Pasqua cristiana faccia rinascere in tutti un rinnovato impegno, serio e concreto, a rimettere i valori dello spirito (come il silenzio, l’ascolto di Dio, la fede e la preghiera, la solidarietà verso chi soffre e gli ultimi) al loro giusto posto nella vita di ciascuno, ma anche nelle trame di progetti sociali e comunitari". 
 
    
    
    

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