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Cronaca

Il sindaco Lucchi consegna la Medaglia della Liberazione all’ex partigiano Amadori

Alle vicende della sua giovinezza, dall'infanzia nel pieno dell'età fascista alla liberazione, Amadori ha dedicato un libro uscito alcuni anni fa dal titolo "Da piccolo balilla a giovane partigiano".

Il 2 giugno avrebbe dovuto ricevere dalle mani del Prefetto Fulvio Rocco De Marinis la “Medaglia della Liberazione”, insieme ad altri uomini e donne della provincia di Forlì-Cesena che con il loro impegno si sono distinti nella guerra di liberazione. Ma in quell’occasione, il partigiano cesenate Dino Amadori non è potuto intervenire. E allora ci ha pensato il sindaco Paolo Lucchi, che ha fatto visita all’anziano ex partigiano per consegnargli l’onorificenza. Emozionato e commosso, Dino Amadori l’ha accolto insieme alla figlia Marina. Oggi novantaduenne, l’uomo aveva poco più di 20 anni quando si unì alla lotta partigiana sulle colline del Cesenate; a ridosso del passaggio del fronte fu catturato e rimase in carcere per cinque mesi, prima a Cesena e poi a Forlì. Nel dopoguerra ha contribuito a fondare la Confesercenti di Cesena, di cui è stato segretario. Alle vicende della sua giovinezza, dall’infanzia nel pieno dell’età fascista alla liberazione, Amadori ha dedicato un libro uscito alcuni anni fa dal titolo “Da piccolo balilla a giovane partigiano”. 

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