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Cronaca

Gadget di Valentino Rossi e maglie di Cesena, Napoli e Juve 'tarocche': maxi sequestro della Guardia di Finanza

I militari della Guardia di Finanza di Forlì-Cesena, in collaborazione con i colleghi del Reparto Territoriale di Rimini, hanno sequestrato 37700 accessori contraffatti

Sciarpe e cappellini di Valentino Rossi. Ma anche magliette delle principali squadre di calcio, tra le quali Juventus, Inter, Milan, Lazio, Roma, Napoli e Cesena. I militari della Guardia di Finanza di Forlì-Cesena, in collaborazione con i colleghi del Reparto Territoriale di Rimini, hanno sequestrato 37700 accessori contraffatti. Tra gli oggetti finiti nel mirino dei baschi verdi anche accendini, adesivi, tutti senza confezione e certificato che ne attestasse l'originalità.

Secondo quanto appurato dagli investigatori, la merce era destinata ai venditori ambulanti in occasione del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, che si svolgerà questo weekend a Misano, oppure fuori dallo stadio di Cesena per i match di serie A. L'indagine, coordinata dalla Procura di Forlì, è scattata dopo il sequestro di una decina di articoli in un negozio del centro di Cesena.

L'attività ha permesso di ricostruire l'intera e illegale filiera produttiva, grazie anche all'analisi di documenti contabili trovati durante l'intervento. Le Fiamme Gialle sono risaliti ad una tipografia di Bertinoro, che si era prestata alla stampa degli articoli contraffatti. Quindi sono stati individuati due depositi, uno a Meldola e l'altro a Poggio Berni, dove la merce veniva stoccata per esser successivamente distribuita.

Gli inquirenti hanno accertato che i prodotti venivano realizzati per pochi centesimi di euro in un opificio bertinorese e quindi rinvenuti ai titolari dei due depositi, che si occupavano di confezionare accendini o gadget. Il valore della merce, secondo una prima stima, poteva fruttare all'organizzazione guadagni per circa 100mila euro, che, spiegano dalla Guardia di Finanza, "con ogni probabilità non dichiarati al fisco visto che l'azienda di Meldola è risultata evasore totale".

Il titolare del negozio di Cesena, un 48enne cinese, e i due grossisti, un 62enne riminese ed un 39enne di Santa Sofia, sono stati denunciati per i reati di "commercio di prodotti con segni falsi, frode in commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci". Ora rischiano una condanna superiore ai due anni di reclusione. Più grave l'accusa per il titolare dell'azienda bertinorese, un cesenate di 67 anni, che rischia un'imputazione per produzione di merce contraffatta.

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