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Cronaca

Maxi-incendio, il fuoco continua ad ardere sotto le macerie: pompieri ancora all'opera

Non è ancora spento il rogo che dalla serata di lunedì sta divorando la sede della "Longiano Imballaggi". Pur essendo largamente "domato", l'incendio continua a "covare"

Non è ancora spento il rogo che dalla serata di lunedì sta divorando la sede della "Longiano Imballaggi". Pur essendo largamente "domato", l'incendio continua a "covare" tra i grossi quantitativi di carta pressata ormai bruciata, sotto forma di un brace. Per questo anche nella giornata di mercoledì i vigili del fuoco sono stati presenti con una decina di unità nel luogo dell'incendio, a Budrio di Longiano, al fine di tenere monitorate le fiamme residue e contribuire a spegnerle con la loro azione. L'incendio, quindi, a distanza di due giorni, non si può dire ancora del tutto spento. Altri servizi dei vigili del fuoco sono programmati per la notte tra mercoledì e giovedì, in quanto si prevede che l'intervento di controllo andrà avanti ancora nella notte.

Come è noto il capannone della “Longiano Imballaggi” è andato a fuoco nella serata di lunedì in un rovinoso incendio che ha distrutto tutto: la struttura e tutto quanto vi si trovava all'interno, dai macchinari alle tonnellate di carta e cartone utilizzati per la produzione di imballaggi per frutta, verdura e carni. Nella notte tra lunedì e martedì le fiamme si sono levate in cielo alte fino a 15 metri, producendo un bagliore visibile nelle tenebre da Cesena fino all'Adriatica, dalla zona del Rubicone fino a tutta la prima collina, tanto l'incendio è divampato in modo robusto e distruttivo. Tutto ha avuto inizio intorno alle 21.40 del giorno di Pasquetta, nella zona industriale di Budrio di Longiano, nei pressi della rotonda Martini sulla via Emilia. Il capannone era deserto, non essendoci delle attività lavorative in corso a quell'ora del giorno festivo. 

Disastroso incendio a Longiano (Foto dei lettori e da fb)

Il lavoro dei vigili del fuoco è stato subito diretto anche al tentativo di salvare il capannone adiacente, appartenente ad un'altra impresa. L'operazione è per fortuna riuscita. Nessuno è rimasto ustionato o intossicato L'Arpa ha confermato che non ci sono pericoli per la salute nei fumi che si sono sprigionati dall'incendioLe prime indagini hanno appurato che a far scattare il fuoco potrebbe essere stato un corto circuito. Circa un'ora prima, infatti, un socio si era recato nello stabilimento per avviare alcuni macchinari e mettere in carica dei muletti, in vista del successivo giorno lavorativo. E proprio quest'ultima operazione potrebbe essere stata fatale.

Maxi-rogo, il "day after" (Davide Sapone)

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Incendio in un'azienda sulla via Emilia (foto di Mattia Graziani)

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