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Cronaca Cesenatico

Acqua fino a un metro e mezzo in ristoranti e negozi: danni ingenti a Cesenatico

Un disastro per le attività commerciali lungo il portocanale di Cesenatico. Per tutta la giornata di martedì si è lavorato dentro gli esercizi commerciali, non appena l'acqua del mare si è ritirata, per salvare il salvabile e ripristinare le attività

Un disastro per le attività commerciali lungo il portocanale di Cesenatico. Per tutta la giornata di martedì si è lavorato dentro gli esercizi commerciali, non appena l'acqua del mare si è ritirata, per salvare il salvabile e ripristinare le attività dopo che la mareggiata della notte tra lunedì e martedì ha colpito duro. Una notte di passione, con il vento forte di bora che ha sospinto la marea nel cuore di Cesenatico, anche per la mancata chiusura delle porte vinciane. Danni sono segnalati in decine di stabilimenti balneari ed esercizi commerciali. Tutta la costa di Cesenatico è rimasta colpita: il mare si è mangiato la spiaggia soprattutto a Ponente, con allagamenti anche delle strade vicino alla costa. Stesso copione anche a levante, in questo caso i danni sono stati riportati soprattutto dagli stabilimenti balneari.

Acqua alta in negozi e ristoranti, la conta dei danni (Foto Davide Sapone)

C'è poi il capitolo del porto-canale, con circa una ventina di negozi messi in ginocchio da acqua alta fino a un metro e mezzo, che ha allagato in pochi minuti magazzini e locali al piano terra. Uno dei più danneggiati è “La cantina del porto”, tradizionale ristorante nel cuore di Cesenatico. A nome di un po' tutti i danneggiati spiega il titolare, Paolo: “I danni sono enormi, l'acqua è salita fino ad oltre un metro nel giro di poco, mettendo sottosopra il locale”. Il problema, però, non è certo il disordine: “Si sono rovinati i cibi e gli alimenti tenuti in cantina, come il vino. Un frigorifero si è addirittura ribaltato e tutto il materiale elettrico che ha il motore in basso, come i frigoriferi, sono da buttar via”. Per non parlare poi di tovaglie e stoviglie. Insomma, una brutta botta. “E' difficile fare ancora una stima, ma credo che i danni non siano inferiori ai 15mila euro”, continua il titolare.

“Per tutta la giornata hanno lavorato 10 persone per ripulire e riordinare, 15 se ci mettiamo anche i tecnici specializzati come gli elettricisti – spiega Paolo -. Dovremo tenere chiuso fino a domani sera e quindi rinunciare ad una clientela che per noi non è solo turistica, ma è fissa e non stagionale”. La rabbia è palpabile: “Il disastro maggiore è stato causato dalla mancata chiusura delle Porte Vinciane. Al di là dell'allerta meteo, si vedevano da lontano i fulmini e il vento che si alzava. Se non sbaglio, ci dovrebbe essere un guardiano che dovrebbe intervenire all'occorrenza e spingere un bottone. Perché il Comune non ha chiuso le paratie?”.

Da parte sua aggiunge Barbara, parrucchiera con la sua attività sul porto canale: "Sono stata allertata nella notte, purtroppo però quando abbiamo messo la paratia di protezione era già un lago". La sfortuna ha voluto che ci fossero diversi prodotti nuovi per terra: "Erano appena giunti e li avevo poggiati per terra in attesa di metterli a posto", spiega Barbara. Il danno maggiore per lei sono stati gli arredi e il parquet: "E' tutto di legno e bisogna aspettare che si asciughi per capire bene l'entità del danno. Inoltre dovrò rimanere chiusa per alcuni giorni per ripristinare tutto".

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