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Cronaca

Marchigiana d'origine e cesenate d'adozione, gli auguri del sindaco per i 100 anni di Delfina

“Il sorriso della signora Delfina – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – è difficile da dimenticare: in lei ho visto la forza di chi ama la vita e la gioia di chi è attorniato dai propri cari"

La città di Cesena in festa per il centesimo compleanno di Delfina Trecciola, marchigiana di origine e cesenate di adozione, che sabato 28 settembre ha raggiunto questo importante traguardo attorniata dalla famiglia e da alcuni amici. Alla festa, organizzata nei locali della casa residenza per anziani “Violante Malatesta” di Cesena, dove la donna è ospite da alcuni anni, era presente anche il Sindaco Enzo Lattuca che ha chiacchierato con la concittadina spegnendo insieme le cento candeline.

“Il sorriso della signora Delfina – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – è difficile da dimenticare: in lei ho visto la forza di chi ama la vita e la gioia di chi è attorniato dai propri cari. Dalla mia elezione non sono pochi i centenari che ho incontrato e con i quali ho condiviso la felicità di traguardi come questo. Cento anni sono tanti e questi concittadini sono preziosissimi per la nostra comunità: custodiscono la memoria, sono testimoni diretti della nostra storia e noi giovani dobbiamo essere sempre pronti ad ascoltarli e a raccogliere la loro eredità”.

Nata nelle Marche, Delfina è arrivata a Cesena, nel quartiere Vigne, appena ventenne a seguito del matrimonio con il finanziere Secondo Mancia. Dedita alla famiglia, la cesenate ha manifestato sin da ragazzina una passione straordinaria per i fornelli e per la tradizione gastronomica romagnola. “Mia mamma Tina e le sue sorelle – racconta la nipote Monica – erano ghiotte delle specialità proposte in tavola. Nonna Delfina era nota in tutto il quartiere per essere una brava cuoca tanto che fino a pochi anni fa deliziava i condomini, oltre che con la sua allegria, con qualche specialità”.

Nata nel 1919, ha affrontato gli anni duri del secondo conflitto mondiale. “In quell’epoca c’era poco da mangiare – prosegue la nipote Monica – ma la nonna ha sempre fatto in modo che a nessuno dei suoi cari mancasse un pezzo di pane e un sorriso. Oggi conserva questa cordialità e sabato pomeriggio ha accolto il sindaco con il buonumore che la contraddistingue. È stata una festa davvero bella e siamo grati che il nostro giovane sindaco abbia partecipato”.

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