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Cronaca

Manuela Teverini, 16 anni dopo si riapre il caso: "Scavate nella villa del cognato"

Da quanto è emerso, infatti, il marito il giorno prima della scomparsa sarebbe stato almeno due ore nella villa che all'epoca era ancora in costruzione

Era la notte tra il 5 e 6 aprile del 2000 quando Manuela Teverini, all’epoca 35 anni, scomparve nel nulla dalla sua casa di Capannaguzzo, frazione della campagna cesenate, dove viveva con la figlia di quattro anni e il marito Costante Alessandri. A distanza di 16 anni, la Procura ha deciso di riaprire il caso per cercare il corpo della donna, dichiarata morta dal Tribunale di Forlì nel marzo scorso. Venerdì gli inquirenti hanno scavato nella villa del cognato, fratello di Costante, che all’epoca della scomparsa era ancora in costruzione. Da quanto è emerso, infatti, il marito il giorno prima della scomparsa sarebbe stato almeno due ore nella villa che all’epoca era ancora in costruzione.

IL GIORNO DELLA SCOMPARSA - La donna svanì nel nulla quella notte di aprile di 16 anni fa, lasciando in casa la figlioletta di quattro anni, ora maggiorenne. La donna si stava separando dal marito, che agli inquirenti riferì che la sera del 5 aprile si addormentò accanto alla figlia. Quando la mattina si svegliò, non trovo Manuela in camera. Il letto era intatto e in casa non mancava nulla. Nel garage però non c'era l'auto. “Ho pensato fosse scappata, come spesso aveva minacciato di fare, visto cha la sera prima avevamo avuto una discussione” dichiarò Alessandri. Poche ore dopo, però, uno dei fratelli di Manuela Teverini trovo la sua Fiat parcheggiata vicino alla stazione di Cesena. E di Manuela, da quella sera del 5 aprile, nessuna notizia.

L'ARRESTO - A dicembre 2002 il marito fu arrestato per omicidio e occultamento di cadavere. Fu condotto in carcere a Forlì dove rimase per circa un mese. In un’intercettazione parlò dell’omicidio della moglie con la prostituta che frequentava: ma davanti agli investigatori disse che lo aveva fatto per provocarli, visto che sapeva di essere intercettato. Ad aggravare la posizione del marito la presenza di un’assicurazione sulla vita stipulata da Manuela poco prima. Venne però scarcerato in quanto gli esiti sulla ricerca del cadavere nei pressi dell’abitazione di Capannaguzzo diedero esito negativo.

LA RIAPERTURA DEL CASO - La svolta è di qualche giorno fa. La figlia, ora ventenne, ai microfoni di “Chi l’ha visto” ha chiesto la riapertura del caso: “Voglio tutta la verità”, ha detto la giovane. Con tutta probabilità gli inquirenti, come detto, scaveranno nei pressi della villa del fratello di Alessandri, distante 300 metri dall’abitazione dove scomparve Manuela: qui il marito, il giorno precedente alla scomparsa, si fermò per due orette circa per vedere lo stato di avanzamento dei lavori. Gli investigatori vogliono vederci chiaro.

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