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Cronaca Bagno di Romagna

'Mandrioli', scoppia il caso per i lavori: "Reti brutte, coprono la montagna". Il sindaco: "Più sicure, chiudiamo la strada ai tir"

Interviene sulla vicenda in modo molto chiaro il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini: "Si tratta di reti che vengono utilizzate per evitare anche la caduta di sassi piccoli". Ma scoppia il caso sui social

Scoppia un piccolo caso social che riguarda la strada provinciale 137 'Mandrioli'. Parte dal gruppo Facebook "Viabilità Mandrioli", attento alle problematiche di viabilità del territorio dell'Alta Valle del Savio. Nel mirino a Bagno di Romagna le reti telate marroni, oggetto degli interventi di messa in sicurezza della strada storica, uno dei due sbocchi insieme alla E45 verso la Toscana. "Troppo impattanti", "brutte", un'offesa alla natura" sono solo alcuni dei commenti critici per le reti che devono ovviamente proteggere la carreggiata dalla caduta di massi, ma nascondono inevitabilmente la montagna. In pratica sarebbero troppo invasive per una strada panoramica che si fa ammirare per la bellezza e i colori della montagna. Non sarebbero meglio delle reti a maglie? Si chiedono in molti, sottolineando la particolarità geologica che verrebbe offuscata dai lavori in corso.

Interviene sulla vicenda in modo molto chiaro il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini: "Si tratta - spiega - di reti che vengono utilizzate per evitare anche la caduta di sassi piccoli, garantiscono quindi un livello più alto di sicurezza. Le reti trasparenti proteggono solo dai massi di grosse dimensioni". Il sindaco però precisa che c'è una valutazione in corso: "Domani (venerdì) ci sarà un sopralluogo insieme ai responsabili della Provincia per valutare se proseguire su questa strada o modificare la tipologia di intervento".

"C'è da dire - prosegue Baccini - che al di là delle polemiche social, dobbiamo decidere se la strada la vogliamo guardare o la vogliamo riaprire. Bisogna trovare un punto di equlibrio, sono d'accordo che le reti sono piuttosto impattanti, ma ritengo più importante vietare il transito ai mezzi pesanti perchè parliamo di una strada non strutturata per accoglierli quotidianamente dalla Toscana. La mia proposta è chiudere la provinciale al traffico pesante dal primo gennaio 2022, al termine dei lavori".

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