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Cronaca

Malato di Hiv faceva sesso non protetto, nel pc anche file pedopornografici

Decine e decine di file, definiti "raccapriccianti" dagli stessi investigatori, meticolosamente catalogati

Un vero e proprio vaso di Pandora quello scoperchiato dagli inquirenti dei carabinieri che hanno analizzato il computer del 39enne brasiliano residente nel cesenate, arrestato lo scorso ottobre, sospettato di aver infettato con l'Hiv l'ex compagna e altre donne. Decine e decine di file, definiti "raccapriccianti" dagli stessi investigatori, meticolosamente catalogati dove appaiono bambini e bambine sottoposti a pratiche sessuali oltre a filmini amatoriali a luci rosse che riprendono lo stesso sudamericano intento a fare sesso non protetto con diverse donne. Il materiale pedopornografico è costato al brasiliano una nuova denuncia e, tutto quello che riguarda i minorenni, è stato trasferito per competenza alla Dda di Bologna. 

Nel frattempo gli inquirenti sono ancora al lavoro per rintracciare tutte le donne che hanno avuto rapporti sessuali senza profilattico con l'uomo che utilizzava siti di appuntamento e social network per contattare le potenziali prede. Sono una quindicina le ragazze, alle quali si aggiunge un uomo, che hanno contattato il numero dedicato dei carabinieri ( 0541-68528) per chiedere informazioni sul potenziale contagio da Hiv ma, alla luce di quanto emerso sul computer dell'untore, il numero potrebbe aumentare decisamente.

L'indagine dei carabinieri era partita alla fine dello scorso agosto quando una donna, residente nel riminese, si era presentata in caserma disperata raccontando che il proprio compagno con il quale aveva una relazione da circa un anno le aveva nascosto non solo di essere sieropositivo ma anche di non seguire in maniera corretta la terapia antiretrovirale per tenere bassa la carica virale dell'Hiv. Un comportamento incosciente, che avrebbe potuto far ammalare anche la ragazza, unito al fatto che la donna aveva anche scoperto delle numerose scappatelle del 39enne e dei rapporti sessuali non protetti avuti con altri partner. 

E' così partita l'inchiesta dell'Arma che ha permesso di accertare come, il sudamericano, fin dal 2012 era risultato essere sieropositivo e seguito dai medici. All'epoca conviveva con un'altra donna la quale, inconsapevole della malattia dell'uomo, era stata a sua volta contagiata dall'Hiv. Il brasiliano, inoltre, non seguiva alla lettera la terapia medica sospendendo l'assunzione dei farmaci per poi riprendere la cura saltuariamente. Nel frattempo, però, la sua attività sessuale continuava tranquillamente con rapporti sessuali non protetti. Altre due donne, amiche di quella che ha denunciato per prima l'uomo, ascoltate dai carabinieri hanno raccontato di aver fatto sesso senza preservativo col 39enne ma, fortunatamente, dopo essersi sottoposte alle analisi del sangue sono risultate essere negativa. Il brasiliano è stato quindi arrestato su ordinanza del gip e sottoposto alla misura cautelare dei domiciliari.

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