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Cronaca

'Maestra' di pole dance, sport e moda: "Tanta sensualità ma anche sudore e fatica"

Folgorata dieci anni fa a Londra da questa disciplina, Samanta Zoffoli da otto anni trasmette questa passione nella sua palestra a Gambettola

"Una delle cose più difficile che abbia mai fatto". Così Jennifer Lopez ha definito quel sensualissimo mix tra ginnastica acrobatica e danza che prende il nome di pole dance. Una disciplina affrontata per interpretare il film Hustlers in cui l'attrice e cantante veste i panni di una spogliarellista. 

"Va subito messo in chiaro - spiega Samanta Zoffoli - che la pole dance col palo da night ha poco a che vedere, anzi niente". Samanta dirige a Gambettola Pole Art Dimension, una palestra in cui accoglie ragazze e ragazzi che vogliono cimentarsi con la 'moda' del momento, e scolpire così il loro corpo.

Ma che cosa è la pole dance? "E' un mix di ginnastica, danza e arti circensi. Le origini non sono certe". Già nel 1920 i circensi cinesi utilizzavano la pertica nei loro spettacoli itineranti. Ma iniziò ad assumere i tratti con cui la conosciamo oggi intorno agli anni ‘50. Come nasce la passione di Samanta? "Ho sempre praticato danza, poi dieci anni fa a Londra ho scoperto la pole dance grazie ad una mia amica inglese, da otto anni trasmetto questa passione nella mia scuola a Gambettola".

Quali sono i benfici per il corpo? "Innumerevoli, lavorano tanti muscoli, dalle braccia alle gambe, agli addominali, scolpisce praticamente tutto il corpo". Movimenti sinuosi e sensuali che, ammette Samanta "sono faticosi ma è uno sport divertente, la fatica quasi non si sente e vedendo i risultati, ti appassiona sempre di più". La pole dance è un vero e proprio sport, con due federazioni, nel 2005 i primi campionati mondiali ad Amsterdam, nel 2010 i primi campionati italiani. "A breve potrebbe e dovrebbe diventare disciplina olimpica, si tratta solo di aspettare i tempi della burocrazia". Samanta è giudice nazionale di Pole Sport POSA e tecnico nazionale Ipsaf. "Il primo dicembre gareggierò come atleta nazionale in categoria Professional alla competizione artistica Pole Earth di Torino".

Alla scoperta della pole dance: Samanta Zoffoli

Ma come è il palo della pole dance? "Come lunghezza va da un minimo di tre metri a un massimo di cinque metri per le gare, è in acciaio cromato verniciatura a polvere, ottone. Può anche essere volante, cioè non fissato a terra. Il vestiario adatto? Essenziale, gambe e braccia scoperte, la pelle deve fare presa sul palo. La pole dance è alla portata di tutti, all'inizio c'è da fare i conti con qualche livido perché il corpo deve abituarsi a stringere il palo. E' uno sport che ti scolpisce e appassiona". 

Pose plastiche molto sensuali che contagiano anche vip nostrane,  sempre pronte a mostrare le loro imprese sui social, come ad esempio Maddalena Corvaglia. "E' il lato patinato di questo sport, nell'immaginario il palo esprime sensualità, non è assolutamente da condannare la femminilità di questa disciplina, ma dietro c'è tanta fatica e sudore"-

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