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Cronaca

Luoghi di lavoro, "Manca cultura della sicurezza, non è un intralcio alla produttività"

I sindacati Feneal-Uil Filca-Cisl e Fillea-Cgil: "Nell'anno corrente ci sono stati 13 morti in più rispetto al primo semestre 2018"

"In concomitanza con la pubblicazione da parte dell'Inail dei preoccupanti dati statistici inerenti il primo semestre 2019, esprimiamo una rinnovata e forte preoccupazione per la coincidenza tra tali dati e quelli riscontrati nel nostro territorio. La salvaguardia della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro rivestono un'importanza capitale". A far sentire la propria voce con una nota unitaria sono i sindacati FeNEAL-UIL FILCA-CISL FILLEA-CGIL del settore edile.

I sindacati rimarcano come sia "un valore irrinunciabile per sensibilizzare imprese e lavoratori , non solo attraverso l'insostituibile azione degli RLS, ma anche attraverso quella di vigilanza e consultazione degli Organismi Paritetici quali O.P.T.A. e RLST operanti nelle aziende e nei cantieri edili che effettuano annualmente nel nostro territorio centinaia di visite. Tali soggetti sono stati istituiti dai sindacati confederali CGIL-CISL e UIL e dalle associazioni datoriali".

Le organizzazioni sindacali non lesinano critiche: "Purtroppo questo tipo di sensibilizzazione risente ancora di una diffusa assenza , in molte delle nostre imprese , di una 'cultura della sicurezza' che troppo spesso, vedono in essa più un onere economico o addirittura un intralcio alla produttività, piuttosto che una risorsa insostituibile per le aziende stesse, basti pensare al sempre più diffuso soprattutto nel settore delle costruzioni, utilizzo del "dumping contrattuale" ovvero, l'applicazione di contratti come multi servizi, chimica , metalmeccanico o addirittura agricoltura , che con il settore delle costruzioni nulla hanno a che fare, ma che permettono alle aziende di abbattere i costi , evitando di conseguenza la formazione specifica in materia di sicurezza che dovrebbe essere effettuata tramite le scuole edili presenti sui vari territori, attraverso professionisti del settore".

"I dati forniti dall'Inail su base nazionale , - sottolineano FeNEAL-UIL FILCA-CISL FILLEA-CGIL - relativi al primo semestre del 2019, indicano un lieve calo delle denuncie di infortunio pari ad un -0,2 %, ma contestualmente ci sono stati 13 morti in più rispetto al primo semestre 2018. Questi dati testimoniano che sul tema sicurezza si può e si deve fare di più ; c'è bisogno di un forte intervento volto a ridurre la mortalità sul lavoro che è oramai diventata da troppo tempo a questa parte una "carneficina quotidiana". Si muore sul lavoro con una frequenza inaccettabile, bisogna quindi investire ancora più risorse per i controlli".

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