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Cronaca

Ricordando Dalla: il cesenate che ha scritto Ayrton

La canzone "Ayrton" cantata da Lucio Dalla, in origine si chiamava "Il circo". Lo svela Paolo Montevecchi di Cesena; è una fonte più che attendibile visto che l'ha scritta lui

Forse non tutti lo sanno, ma la canzone “Ayrton” cantata da Lucio Dalla, in origine si chiamava “Il circo”. Lo svela Paolo Montevecchi di Cesena; è una fonte più che attendibile visto che l'ha scritta lui. “La scrissi nel maggio del 1994 quando morì Senna. Bussavo alle case discografiche per farmela produrre e tutti mi dicevano: la canzone è bellissima, ma tu chi sei per cantarla?”. Inizia così il magico racconto di Montevecchi, uno che con Dalla ci rideva, ma ci si scornava.

“Dalla negli anni '90 aveva una casa di produzione, la Pressing e produceva artisti come Carboni e Bersani. Io mi presentai alla porta, avevo con me un pacco con all'interno una cassetta Vhs dove avevo inciso la canzone in accoppiata con il videoclip. Arrivai e lo lasciai all'ultimo usciere. A quel punto si narra che l'usciere la lasciò in una stanza dove c'era una pila di proposte e l'editore, Marcello Balestra la urtò e cadde proprio la mia busta che si aprì facendo uscire la cassetta. La ascoltà e andò da Lucio”.

“Il giorno seguente mi chiamò e mi disse: 'Hai scritto un capolavoro' e facemmo il disco. Decisi che l'avrebbe potuta cantare perchè lo spessore della canzone c'era ma mi mancava il giusto amplificatore. Era innamorato del videoclip e dell'arrangiamento del brano, non cambiò una inquadratura né una nota. Ad ogni modo parole, musica e arrangiamento portano il mio nome”.

Perchè l'ha chiamata “il circo”? “Intitolarla con il nome di Senna mi sembrava una pratica speculativa e non volevo rischiare grane legali legando la canzone al pilota senza il consenso della famiglia. Quando Dalla mi disse che voleva chiamarla Ayrton ho acconsentito a patto che la facesse sentire ai genitori di Senna. Lo fece, la apprezzarono e diedero il consenso”.

E così Ayrton aprì l'album Canzoni di Dalla. Correva il 1996, vendette due milioni di copie e nei concerti è diventato uno dei bis.
Come ricorda Dalla? “Era un artista che nell'arco della sua vita ha collaborato con tanti, gli piaceva molto aver a che fare con altri artisti. La penultima volta che l'ho visto mi ha presentato de Gregori, era il 2010”.

E come lo ricorda? “Mi piace ricordarlo seduto su una panchina che si trovava in cima ad un colle vicino ad Urbino. Lo ricordo bene perchè ci sedemmo proprio lì anni fa parlando di musica. Lo ricordo così, mentre guarda il vuoto. In un mare di nebbia”.

Paolo Montevecchi è un compositore, autore e ha con all'attivo anche romanzi teatrali. Parte delle sue composizioni sono alla pagina “Paolo Montevecchi” di facebook.
 

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