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Cronaca

La luce della fiaccola della Pace di Betlemme torna a brillare nel Palazzo comunale

La fiaccola, portata da una delegazione del Masci (Movimento Adulti Scout Italiani) e dell’Agesci di Cesena, è stata accolta dalla Presidente del Consiglio Comunale Nicoletta Dall’Ara e dal Sindaco Enzo Lattuca, dal Vescovo Douglas Regattieri

Nella Chiesa della Natività a Betlemme c’è una lampada ad olio che arde perennemente da moltissimi secoli, alimentata dall’olio donato a turno da tutte le nazioni cristiane della Terra. A dicembre di ogni anno da quella fiamma ne vengono accese altre e  vengono diffuse su tutto il pianeta come simbolo di pace e fratellanza fra i popoli. Anche quest’anno, prima dell’avvio dei lavori dell’ultimo Consiglio comunale dell’anno, la “Luce della Pace di Betlemme” è tornata a brillare nella Sala degli Specchi di Palazzo Albornoz.

La fiaccola, portata in Comune da una delegazione del Masci (Movimento Adulti Scout Italiani) e dell’Agesci di Cesena, è stata accolta dalla Presidente del Consiglio Comunale Nicoletta Dall’Ara e dal Sindaco Enzo Lattuca, dal Vescovo di Cesena-Sarsina Douglas Regattieri e dai consiglieri comunali. Alla cerimonia ha preso parte anche don Vasyl Romaniuk, cappellano per gli ucraini a Cesena, Forlì, Faenza e Imola. “In questo momento particolarmente difficile per tutti noi – ha commentato la Presidente Dall’Ara – il significato della Luce di Betlemme diventa ancora più forte essendo simbolo di pace, unione e fratellanza tra i popoli”. Da parte sua il Vescovo ha condiviso con tutti i presenti il messaggio che papa Francesco ha scritto per la 56esima Giornata mondiale della pace che ricorre l’1 gennaio spiegando che non possiamo più pensare solo a preservare lo spazio dei nostri interessi personali o nazionali, ma dobbiamo pensarci alla luce del bene comune, con un senso comunitario, ovvero come un ‘noi’ aperto alla fraternità universale. “Con queste parole – ha sottolineato il Vescovo – il Papa ci esorta a interrogarci sul nostro futuro e sulle nostre responsabilità. Che cosa abbiamo imparato da questa situazione di pandemia? È una delle sue domande, e ci ricorda che la più grande lezione che il Covid-19 ci lascia in eredità è la consapevolezza che abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri, che il nostro tesoro più grande, seppure anche più fragile, è la fratellanza umana, fondata sulla comune figliolanza divina, e che nessuno può salvarsi da soli”.

Ai ringraziamenti si è unito anche il Sindaco Enzo Lattuca. “Voglio ringraziare – ha detto – gli Scout del Masci che, ogni anno a ridosso de Natale, ci portano la Luce di Betlemme. Come c’è scritto nella preghiera della Luce della Pace, e alla luce delle notizie degli ultimi giorni che non sono affatto rinfrancanti rispetto al conflitto in Ucraina, quest’anno è difficile vivere il Natale come un giorno di pace. Vogliamo però pensare al prossimo Natale come a un giorno in cui la speranza vince rispetto alla guerra e al male”. In conclusione il Sindaco ha rivolto un augurio a tutti gli assessori, ai consiglieri e alle autorità religiose presenti.

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