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Cronaca

Un appello per dire basta a botti, petardi e fuochi artificiali

Da Fabbri l'appello ai sindaci di "estendere il più possibile divieti e limitazioni"; mentre al governo di stabilire il "divieto di fabbricazione, commercializzazione e uso, come per l'amianto"

"Basta a botti, petardi e fuochi artificiali". E' l'appello a firma di Davide Fabbri, blogger indipendente ed ecologista di Cesena. Espone Fabbri: "Si avvicinano giorni di spreco e di inquinamento; ogni volta, soprattutto dopo la notte di capodanno, assistiamo al triste bilancio di feriti e morti da petardi e fuochi di artificio. A m.onte di queste finte manifestazioni di festa ci sono condizioni di lavoro e di rischio bestiali per la produzione dei cosiddetti fuochi pirotecnici (non è un caso che la provenienza della merce è la Cina, Albania e territori con analoghe contraddizioni, come la recentissima strage di ben 36 morti in Messico). Sono rischiosi, sono inquinanti (tossici, nocivi e  allergizzanti) e spaventano gli animali".

"La proposta (da sempre) - chiosa Fabbri - è risolvere il problema alla fonte evitando la produzione; l’obiettivo è ancora lontano (soprattutto se vediamo il quadro planetario); ma non sottovalutiamo il buon senso che può sempre allargarsi e neanche sottovalutiamo le nostre pur modeste “campagne” di prevenzione. I dati su consumi e uso, pur non essendo del tutto certi, depongono per un calo; più sicuri sono i dati su feriti ed incidenti tra i consumatori ed anche questi paiono indicare, da qualche anno, un certo calo; non di calo possiamo parlare invece per i morti e gli incidenti occupazionali, anzi a questo proposito assistiamo ad una inquietante strategia di rimozione (basti pensare alla strage di Modugno del 2015)".

Da Fabbri l'appello ai sindaci di "estendere il più possibile divieti e limitazioni"; mentre al governo di stabilire il "divieto di fabbricazione, commercializzazione e uso, come per l'amianto". L'ecologista si è rivolto anche ai commercianti affinchè evitano "di riempire i vostri scaffali di prodotti inquinanti e pericolosi". "La speranza è concreta - conclude Fabbri -. Una forte conferma, per le festività 2016-2017 della tendenza al calo di consumi ed eventi sfavorevoli per la salute umana e animale. Un passo avanti certamente lo faremo: speriamo il più grande possibile".

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