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Cronaca

Lotta all'omotransfobia, Cesena aderisce alla rete 'Ready'. Lattuca: "Condividere azioni contro ogni pregiudizio"

“Battersi contro ogni tipo di discriminazione – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – è un dovere imprescindibile di ciascuno di noi". Cesena si associa alla rete che conta oltre 230 partner

Un cammino condiviso e inclusivo. È proprio nel segno dell’uguaglianza e della parità dei diritti che l’Amministrazione comunale di Cesena aderisce a RE.A.DY, la Rete nazionale delle Regioni e degli Enti Locali per prevenire e superare l’omotransfobia. Individuare, mettere a confronto e diffondere politiche di inclusione sociale per le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender realizzate dalle Pubbliche amministrazioni a livello locale; contribuire alla diffusione di buone prassi su tutto il territorio nazionale mettendo in rete le Pubbliche Amministrazioni impegnate nella promozione dei diritti delle persone Lgbt; supportare le Pubbliche Amministrazioni nella realizzazione di attività rivolte alla promozione e al riconoscimento dei diritti delle persone Lgbt. Sono queste le finalità della Rete nata nel 2006, quando la città di Torino, in collaborazione con il Comune di Roma, ha riunito rappresentanti istituzionali di dodici Pubbliche Amministrazioni, tra Regioni ed Enti Locali da tutta Italia, con l’obiettivo di metterli in rete attraverso la condivisione di una Carta di Intenti, il documento costitutivo che ne definisce finalità, compiti, organizzazione e impegni.

“Battersi contro ogni tipo di discriminazione – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – è un dovere imprescindibile di ciascuno di noi. Non possiamo permettere che oggi si verifichino ancora episodi di disparità e violenza che spesso interessano i più giovani. Su queste basi aderiamo alla rete RE.A.DY con la ferma intenzione di condividere azioni contro ogni pregiudizio e con l’intento di rafforzare sul nostro territorio una cultura delle pari opportunità. È nostro dovere infatti promuovere politiche di rispetto e confronto basate sull’inclusione sociale delle persone. Da oltre trent’anni – prosegue il Sindaco – la città di Cesena sostiene con coerenza progetti volti alla rimozione degli ostacoli che impediscono l’attuazione di pari opportunità tra cittadine e cittadini, indipendentemente dalle differenze di genere, di orientamento sessuale, di età, di  cultura, religione, appartenenza etnica e linguistica, status sociale e abilità. È dunque naturale per noi aderire a questa rete che riunisce tutti gli Enti locali che intendono costruire, insieme, una visione condivisa”. Il percorso di adesione a RE.A.DY da parte dell’Amministrazione comunale di Cesena è stato avviato a luglio 2021 in sede di Consiglio comunale con una mozione a firma del gruppo consiliare del Partito democratico.

Ad oggi la Rete Re.a.dy conta più di 230 partner. Cesena si associa alle altre città che hanno aderito alla rete, tra cui: Aosta, Bari, Belluno, Bergamo, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Caserta, Cremona, Ferrara, Firenze, Forlì, Genova, Latina, Lecce, Livorno, Lucca, Mantova, Messina, Milano, Modena, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Pistoia, Prato, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Salerno, Torino, Trento, Varese, Vicenza, le regioni Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, le province autonome di Bolzano Alto Adige e Trento e le province di Arezzo, Foggia, Modena, Parma, Pistoia, Pisa, Prato, Siena.
 

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