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Cronaca

Liberazione, polemica sui partigiani: "Dal sindaco rievocazione ideologica"

Polemiche sul 70° anniversario della Liberazione di Cesena. Ad animarla con accuse di "rievocazioni a senso unico" è Patrizia Ricci, portavoce Fratelli d'Italia -AN del gruppo Libera Cesena. La polemica riguarda come sempre il punto di vista storico sui partigiani

Polemiche sul 70° anniversario della Liberazione di Cesena. Ad animarla con accuse di “rievocazioni a senso unico” è Patrizia Ricci, portavoce Fratelli d’Italia –AN del gruppo Libera Cesena. La polemica riguarda come sempre il punto di vista storico sui partigiani. Dice Ricci: “Ritengo sconcertanti gli interventi del sindaco Lucchi e del Prof.Viroli ,tesi a politicizzare una platea costituita soprattutto da studenti di ogni età , interventi che si possono giudicare con “zone d’ ombra , eccessi, aberrazioni” sugli orrori della Resistenza, parole che lo stesso presidente della repubblica Napolitano ricordò nel suo primo messaggio al Parlamento nel maggio del 2006”.

Ed ancora: “Certo le ideologie,quella comunista e quella fascista, erano entrambe autoritarie , gli uni e gli altri erano spinti da fanatismi opposti, ma analizzando i comportamenti tenuti durante la cosiddetta guerra civile, ci si rende conto che anche i partigiani escludevano ogni forma di pietà, i partigiani uccidevano persone innocenti sulla base di odio personale, di sospetti spesso infondati e sotto l’impulso di vero odio ideologico. I partigiani provocavano, quasi nel quotidiano, le rappresaglie dei tedeschi, sparando, uccidendo, facendo saltare in aria uomini e mezzi militari, per poi fuggire e darsi alla macchia e, ancor peggio, si concedevano la libertà di stupri di gruppo, come la peggiore soldataglia, delle donne vittime dei loro arresti, torturavano tutti coloro che erano fascisti ,o in odor di fascismo, prima di passarli per le armi”.

“Anche la Resistenza, quindi, si è macchiata di grandi orrori ,tenuti nascosti per decenni, senza dimenticare quelli del primissimo dopoguerra : da una parte l’interesse politico a celare i misfatti e magnificare la lotta partigiana da parte di un PCI predominante e volutamente bugiardo, dall’altra la vigliaccheria dei partiti antifascisti, incapaci di replica per il timore dello scontro con l’egemonia comunista. Ancor oggi la sinistra continua a mistificare, a travisare, a negare e ad omettere , con imperdonabili quanto volute dimenticanze ; sappiamo bene che, avendo essa influito sulla cultura e la formazione del nostro Paese, continua in questa maniera per non minarne la struttura culturale. Il tempo è galantuomo,ed è augurabile che i nostri ragazzi un giorno possano conoscere la “vera verità” e che il sindaco smetta di mentire pubblicamente su fatti storici così gravi ed ovviarne volutamente altri di notevole importanza storica”.

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