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Cronaca Savignano sul Rubicone

Savignano, gli assessori scrivono a Papa Francesco: "Inconcepibile sostenere il lavoro nei giorni di festa"

"La Legge Monti - evidenziano nella lettera - ha abolito ogni sorta di regola nel mondo del commercio riportandoci indietro di cent'anni"

Il lavoro nei giorni festivi è al centro di una lettera che gli assessori del Comune di Savignano, Nazzareno Mainardi (Sviluppo Economico) e Piero Garattoni (Centro Storico), hanno inviato a Papa Francesco. "Da parecchi mesi ci stiamo occupando di questa questione in quanto assessori di un Comune romagnolo - esordiscono Mainardi e Garattoni -. Sempre più ci accorgiamo che è inconcepibile sostenere il lavoro nei giorni di festa, soprattutto per le famiglie".

"La Legge Monti - evidenziano nella lettera - ha abolito ogni sorta di regola nel mondo del commercio riportandoci indietro di cent'anni e mettendo i lavoratori di questo settore nelle condizioni di non poter più partecipare a momenti importanti come le celebrazioni delle festività religiose (25/26 dicembre, 6 gennaio, Pasqua e Lunedì dell'Angelo, 15 agosto, 8 dicembre) e civili (1 gennaio, 25 aprile, 1 maggio,2 giugno, 1 novembre).  Inoltre  ci sono alcune categorie di persone che stanno pagando pesantemente in termini di impegno l’entrata in vigore dei provvedimenti di liberalizzazione in materia di aperture domenicali, in quanto ciò comporta turni ed orari di lavoro pesanti, oltre alla perdita del riposo settimanale, con i conseguenti problemi nella gestione famigliare e nell’educazione dei figli".

"Tutto ciò accade anche in situazioni in cui tali aperture non sono necessarie per il buon andamento delle aziende e per il servizio ai cittadini che queste offrono, come invece avviene nelle località turistiche dove le aperture domenicali e festive hanno oggettivamente un senso - proseguono nella missiva -. Ci stiamo abbruttendo e privando di conquiste che hanno avuto un prezzo; stiamo approdando al modello della famiglia consumistica pubblicizzato di recente in uno di questi centri grandi commerciali che diceva: “la domenica venite con noi!”, offrendo al papà uno schermo gigante per vedere comodamente la partita e uno spazio bimbi per i più piccoli, per permettere alla mamma di fare comodamente shopping. Lo sfacelo culturale, affettivo e morale.

Mainardi e Garattoni si appellano a "Papa Francesco, perché dal Suo arrivo al Soglio Pontificio ha usato parole chiare su temi importanti che riguardano l'umanità. Rispetto ai disastri che colpiscono il mondo, questo è sicuramente uno dei meno importanti ma una Sua preghiera o un Suo intervento saranno certamente di aiuto alle persone deboli che non hanno mezzi per affrontare il cosiddetto “sistema”, offensivo anche per la cultura italiana e le Istituzioni,  oltre che per  i lavoratori e per  tutti quelli che si sono battuti per costruire una società moderna, giusta ed equa".

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